UNA VOLONTARIA RACCONTA I GIOVANI DEL REVENTINO
19.12.13,
Una giovane operatrice del servizio civile ci racconta la sua esperienza presso la Mediateca comunale di Soveria Mannelli riguardo ai ragazzi che la frequentano e di quelli che invece non partecipano. La giovane operatrice ha trascorso circa un anno da volontaria presso questa struttura pubblica osservando ed interagendo con i ragazzi che di passaggio o in modo assiduo hanno preso parte alle attività del centro di aggregazione. La sua intervista risulta essere particolarmente importante poiché oltre ad osservare i giovani lei lo è innanzitutto e sa bene quali le difficoltà di vivere in un contesto montano in cui la stagione invernale sembra bloccare tutte le attività. Marilena sostiene la difficoltà dei più giovani di integrarsi nella attività del paese anche a causa della scarsità di servizi ed attività a loro dedicate. Apprezza le attività che vengono organizzate in estate nel mese di agosto, ma crede non siano sufficienti a placare il vuoto e la monotonia delle lunghe giornate invernali, costringendo i più giovani a spostarsi nei centri urbani vicini in grado di offrire un po' di svago magari all'interno di centri commerciali affollati all'interno dei quali trascorrere interi pomeriggi. La noia è il sentimento più diffuso per i giovani che terminate le scuole medie necessitano di maggiori stimoli per crescere culturalmente e socialmente. Tuttavia, non giustifica la scarsa motivazione della gran parte dei ragazzi del luogo che sono totalmente disinteressati alla vita sociale e culturale della comunità, abbandonati a se stessi trascorrono molto tempo nelle proprie case sui social network, evitando intenzionalmente ogni forma di proattività. Definisce lodevole l'iniziativa di alcuni ragazzi del luogo che ogni estate organizzano una festa di quartiere che racconta e celebra le tradizioni del luogo, la manifestazione va sotto il nome di "Vinellando". Riflettendo su cosa possa giovare al territorio Marilena sostiene sia necessario puntare sulla comunicazione o meglio sul comunicare in modo efficace le iniziative che si realizzano per arrivare nel modo giusto a chiunque avesse voglia di partecipare. Ma la semplice comunicazione non basta se la comunità non è educata alla collaborazione ed al volontariato. Sostiene che l'aspettativa del guadagno immediato è ciò che frena ogni tipo di collaborazione. E' seppur vero che i difficili tempi che stiamo attraversando rendono più facile ragionare secondo una logica razionale utilitaristica, ma esistono molte attività a costo zero che funzionano e soprattutto possono portare anche a sbocchi lavorativi interessanti, soprattutto in ambito sociale e culturale.
Una comunità felice sa cosa avviene al proprio interno, dunque occorre raccontare con efficacia ciò che avviene sul territorio per stimolare, coinvolgere e incoraggiare la partecipazione dei cittadini singoli o associati.