CIAIO' E LE TRE CHIAVI DEL RISCATTO
06.12.13,
La storia di Ciaiò ha il lieto fine delle favole, ma favola non è. È tutto vero. Ciaiò è un giovane cittadino rom nato e cresciuto nell'accampamento di contrada Scordavillo, a Lamezia Terme. Un campo separato dal resto del mondo da un muro alto tre metri. Ciaiò è riuscito ad andare oltre questo muro e ha raccontato come ha fatto in una lettera molto bella consegnata al Ministro Fabrizio Barca e al sottosegretario Marco Rossi Doria. Ha spiegato come grazie a tre "chiavi", la scuola prima, il lavoro e la casa poi, è riuscito a realizzare i suoi sogni di avere un'istruzione, un lavoro dignitoso, una casa, sposarsi e avere dei figli. Scuola, lavoro, casa. La normalità, per la maggior parte delle persone, ma non per un rom, che troppo spesso vive in condizioni ambientali e igienico-sanitarie pessime, non frequenta la scuola dell'obbligo, non ha un lavoro dignitoso. Il sostegno e l'assistenza di associazioni del territorio e dell'amministrazione comunale di Lamezia Terme hanno reso possibile l'integrazione di molti cittadini rom residenti nel territorio comunale, come nel caso di Ciaiò. Infatti, da molti anni si assiste a un impegno concreto volto ad attuare azioni mirate nel campo dell'edilizia sociale, in ambito sanitario, di educazione e istruzione dei bambini e ragazzi rom e azioni di inserimento lavorativo. Il Comune di Lamezia Terme grazie al Progetto per l'Integrazione Sociale e Lavorativa dei Cittadini ROM, "Le Tre Chiavi di Ciaiò" vuole continuare la sua azione volta a dare un'opportunità di riscatto ad altri giovani Rom. Molti altri Ciaiò stanno aspettando di uscire dal campo e grazie a interventi di questo tipo i sogni possono diventare realtà.