Co-produzione, welfare, relazione, personalizzazione e comunità: queste sono le parole chiavi del lavoro pubblicato lo scorso maggio a cura di Matteo Orlandini (Università di Bologna), Sara Rago (AICCON Ricerca) e Paolo Venturi (Direttore AICCON). Il paper dal titolo “Co-produzione. Ridisegna i servizi di welfare”, affronta il tema della problematica legata all’organizzazione dei servizi di welfare alla luce delle nuove caratteristiche della popolazione e dei bisogni della collettività. Dal modello classico di welfare che “tratta le persone come semplici destinatari dei servizi” all’approccio della co-produzione che “valorizza le capacità, l’esperienza e il supporto mutuale delle persone-utenti”.

Due esperienze a confronto: il modello dei piani personalizzati della Regione Sardegna e quello anglosassone di Local Area Coordination. Ed, infine, un’attenta riflessione sul ruolo del Terzo Settore che deve sapersi rinnovare “integrando la propria dimensione solidaristica con un rafforzamento della capacità delle persone”.In altre parole è necessario strutturare l’offerta dei servizi a partire dalle esigenze espresse della comunità e dalla partecipazione dei cittadini.

Quanto espresso dagli autori è in linea con gli obiettivi del progetto RisorgiMenti.Lab, e nello specifico con la Piattaforma Civica per la Progettazione e la Gestione Partecipata delle Politiche e dei Servizi per l’Inclusione Sociale nelle Comunità Locali. Infatti, attraverso RisorgiMenti.Lab si vuole fornire gli strumenti necessari per attivare processi partecipativi, per migliorare la qualità dei servizi offerti, sostenere la realizzazione di iniziative, diffondere le informazioni sul territorio. Uno spazio dedicato per supportare l’elaborazione e l’implementazione dei progetti, rafforzare la rete dei soggetti che sono chiamati ad erogare i servizi di pubblica utilità, incentivandone “la condivisione dei mezzi e fini delle azioni”.