Il condominio è come un minimondo. C'è di tutto. È, quindi, un osservatorio speciale, da cui partire per proporre soluzioni nuove e risolvere problemi. Un aspetto particolare è offerto dalla possibilità di condividere, costi e servizi. Molteplici sono le esperienze in tutta Italia di microwelfare condominiale: l'assistente o la governante di condominio, la prima che va a prendere i bimbi a scuola, va alla posta, va a fare la spesa, la fila alla posta, la seconda che assiste gli anziani o i bambini, ma non per una sola famiglia, per tutto il condominio. Ormai la tendenza sembra essere quella della condivisione, non solo di spazi, ma soprattutto di servizi e di costi. È proprio questa l'idea alla base di una nuova realtà imprenditoriale milanese, la Spazio cuore Onlus, che propone risorse umane per i servizi alle famiglie a costi accessibili, sfruttando le novità del nuovo contratto nazionale dei dipendenti condominiali. Vediamo altri esempi: la "mamma di giorno" (l'equivalente italiana della "tagesmutter" tedesca), una donna di età media, preferibilmente mamma, che accoglie, educa ed intrattiene bambini in età prescolare; il "fratello maggiore", un ragazzo delle superiori che si impegna a seguire, aiutare e consigliare uno studente delle scuole medie nelle attività giornaliere, dallo studio al tempo libero; il "portiere sociale" e il "custode sociale", che attraverso un'attività di monitoraggio e prevenzione, fanno da tramite tra i servizi sociali e i condomini anziani, rilevando situazioni rischiose, informando su particolari iniziative sociali, dedicando momenti per l'ascolto e la compagnia. Servizi che soddisfano bisogni reali, con un costo condiviso e accessibile, reti di solidarietà, e giornate più liete per tutti. E se in questo microcosmo fossimo tutti più disponibili e solidali, invece di litigare per una bici lasciata fuori posto, o un cane che abbaia troppo, e pensassimo un po' alle esigenze degli altri vicini, quanto si guadagnerebbe in termini di serenità, ma anche di portafoglio?

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