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ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA GRECA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA GRECA

24.07.13, Claudia.Praticò

Viaggio nel cuore del territorio grecanico, a rievocare i colori, sapori e profumi

Pucambù è l'Agenzia di Turismo Rurale della Calabria Greca, porzione di territorio calabrese che si estende per circa 600 chilometri quadrati sulla fascia jonica della Provincia di Reggio Calabria. Pucambù offre al visitatore una serie di servizi accessori a quelli prettamente turistici, e che si possono ritrovare nella possibilità di entrare in contatto con le tipicità dei luoghi e con il calore umano delle persone che vi abitano.

La Calabria Greca è, infatti, una terra ricca di bellezze culturali, paesaggistiche, architettoniche, e afferenti anche al settore dell’enogastronomia e dell’artigianato, ma conosciuta soprattutto per il senso di ospitalità dei suoi abitanti, sempre pronti a regalare un sorriso, aprire già al primo incontro le porte della loro casa, ed accogliere l’ospite nel miglior modo possibile, in segno di rispetto e cortesia.

Il territorio è caratterizzato dal binomio mare-monti, in quanto il visitatore può raggiungere in poco tempo e pochi chilometri le località balneari posti sul soleggiato litorale jonico, e le località pedemontane e montane del Parco dell’Aspromonte. Dall'Aspromonte, infatti, si vede il mare, anzi sembra che i pendii delle montagne si tuffino direttamente nelle sue acque cristalline. A volte lo si confonde con il cielo perché si specchia in esso ed il colore è uno solo. L’Area Grecanica rappresenta, inoltre, la culla di una civiltà millenaria, che ad oggi conserva intatti i suoi tratti più caratteristici , come l’idioma ancora parlato nei borghi più interni, il Greco di Calabria.


La Calabria Greca viene raccontata e perfettamente illustrata già a metà dell'800 nel "Diario di un viaggio a piedi" di Edward Lear, scrittore e pittore inglese che la percorse in quaranta giorni accompagnato da una guida locale ed un mulo, in contatto con la natura e la calda e spontanea ospitalità della gente di Aspromonte. L'esperienza di Lear, è stata presa da esempio per sviluppare nell’Area un modello turistico sostenibile ed eco responsabile, ossia il sistema di “ospitalità diffusa", la cui offerta deriva da abitazioni rurali (oggi agriturismi e B&B), ubicati negli antichi borghi medievali. Il territorio, inoltre, propone piccoli ristoranti locali in cui sono serviti piatti tipici della cultura pastorale inspirata alla Magna Grecia. In essi è possibile bere il buon vino IGT di Palizzi. I momenti più importanti della vita sociale qui sono sempre scanditi da riti, musica e danze veramente particolari. La musica tradizionale e i suoi strumenti, l'organetto, il tamburello e la zampogna accompagnano ancora tutte le fasi del ciclo della vita e dell'anno: matrimoni, battesimi ma anche funerali e feste comandate. Infatti, la musica nella Calabria Greca è sempre stata occasione di conoscenza.

Il "sonu a ballu", quale momento di libera espressività legato ad antiche tradizioni è occasione conviviale di fondamentale importanza nelle comunità greche di Calabria, ed il Festival Paleariza "Musica del Mondo nella Calabria Greca / Musica tu Cosmu stin Calavrìa Greca" (www.paleariza.it) lo ripropone ogni anno attualizzandolo nella ricerca musicale e artistica delle nuove generazioni. Insieme a Pucambù il soggiorno nella Calabria Greca diventa un'esperienza unica nel suo genere: gli antichi e semplici sapori della cucina locale, i paesaggi mozzafiato, i profumi veri della nostra infanzia, la cultura millenaria dei Greci di Calabria, i ritmi e i suoni della tarantella grecanica accompagnano il visitatore in un viaggio indimenticabile.

Contatti

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Prof.ssa Alessandra CORRADO
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0984/492518

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