ARRIVA IL COFARMING
12.06.13,
L’era attuale, caratterizzata dalla rivoluzione digitale, può favorire l’importante passaggio dall’economia di consumo all’economia di sviluppo. Uno sviluppo condiviso, responsabile, sostenibile.
In questo scenario è possibile immaginare qualcosa che prima appariva utopistico nel campo agricolo ed alimentare: scegliere cosa mangiare, ossia scegliere in che modo ciò sarà prodotto, da chi, dove, quando. Questa è l’idea che sta alla base di una delle più promettenti start-up che coniuga web e food: Cofarming, una piattaforma per il crowdfunding alimentare (oggi disponibile su Eppela), cioè una forma di microfinanziamento d’impresa di produzioni agricole e semilavorati.
Un sistema di disintermediazione tra il contadino e il consumatore finale. L’idea è quella di creare un Social Digital Ambient, all’interno del quale gli utenti possono interfacciarsi secondo due modalità: produttori ed investitori, avendo accesso in modo del tutto gratuito.
I produttori sono i contadini, le aziende agricole che vogliono smarcarsi dalle logiche del mercato, e che così facendo impostano la loro strategia aziendale sul crowdsourcing; gli investitori invece sono i consumatori che intendono entrare nel processo produttivo da protagonisti, partecipando attivamente al processo produttivo, attraverso: il finanziamento di alcune produzioni piuttosto che altre; la proposta di nuove produzioni; o l’investimento in tempo e lavoro.
Nasce, infatti, la “Borsa Tempo” che prevede, nel caso in cui il contadino sia favorevole, un investimento da parte dei cofarmers in ore-lavoro, che vengono poi tradotte in quote di produzione.
Cofarming ha intenzione di creare un sistema di rating delle produzioni e dei produttori, ma di lasciare libera scelta al contadino riguardo la diffusione di questi dati. Sarà, dunque, il contadino a scegliere o meno di fare social bookmarking col proprio rating, così come potrà gestire liberamente i feedback dei cofarmers.
L’idea vincente di Cofarming è data dalla possibilità di dare ai consumatori voce in capitolo in scelte importanti, come quelle agroalimentari ed ai contadini ridare un potere contrattuale oggi inesorabilmente vessato dalle logiche economiche degli intermediari e della GDO.