ANITI INCONTRA “A DI CITTÀ” ROSARNO
10.09.13,
Si è svolto il 10 ottobre, nella città di Rosarno (RC), un interessante incontro tra i Ricercatori dell'Associazione Aniti ed una rappresentanza dell'associazione A di Città, la cui iniziativa rientra tra le attività di Ricerca Sociale, che la stessa associazione Aniti sta svolgendo nell'ambito del progetto RisorgiMenti.Lab.
Durante l’incontro, i ricercatori dell'Associazione Aniti hanno approfondito il livello di conoscenza, acquisito informazioni più specifiche sul percorso di rigenerazione dei quartieri di Rosarno e sull'organizzazione del Festival della Rigenerazione Urbana, la cui data di inizio è fissata per il 15 settembre. Il dialogo con i volontari di A Di Città, si è svolto percorrendo le vie del quartiere nel centro storico, in cui avrà luogo il Festival. Il gruppo di ricerca ha così potuto osservare da vicino il degrado urbano e sociale dell'area. I ragazzi dell'Associazione hanno espresso la volontà: di trasformare le aree, presenti nei quartieri degradati, in orti urbani; di effettuare una ricognizione del patrimonio pubblico e privato abbandonato, in modo da renderlo riutilizzabile; di proporre forme innovative e sostenibili nella gestione del ciclo dei rifiuti, provando a modificare gli stili di vita della comunità.
La loro idea di Rigenerazione Urbana, prevede il supporto di architetti e di esperti della rigenerazione urbana provenienti da diverse parti d'Italia e d'Europa. Dall'incontro, sono emersi diversi punti di contatto con le finalità che l'associazione Aniti si è prefissata di raggiungere. Si vorrebbe collaborare, innanzitutto, per realizzare attività di riciclo e riuso dei rifiuti, al fine di realizzare un percorso virtuoso nella gestione complessiva del ciclo dei rifiuti nella comunità Rosarnese. Potrebbe nascere, inoltre, un percorso di collaborazione che consenta il recupero di singoli immobili pubblici, in cui i cittadini e le associazioni locali siano attori protagonisti, con le loro idee e competenze. In altre parole, un percorso partecipato e dal basso, finanziando le attività di recupero attraverso canali di finanza sociale, monetari e non.