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MORANO CALABRO, UN ESEMPIO VIRTUOSO

MORANO CALABRO, UN ESEMPIO VIRTUOSO

18.09.13, Gaetano Ierardi

Rivitalizzazione del centro storico: un esempio virtuoso di programmazione e recupero

Nel periodo successivo alla partecipazione alla “tre giorni di workshop”, realizzata dalla Biennale dello Spazio Pubblico, i Ricercatori dell'associazione Aniti hanno deciso di incontrare l'Amministrazione Comunale di Morano Calabro, che da qualche anno, sta provando ad intraprendere un percorso virtuoso, che crei le condizioni per una rivitalizzazione urbanistica e sociale del suo centro storico, molto caratteristico oltre che molto importante dal punto di vista storico ed architettonico.

L’incontro ha rappresentato un'occasione utile al fine di discutere dei diversi aspetti e delle diverse problematiche, che l’amministrazione sta riscontrando nell'intraprendere azioni che riguardano l'ottimizzazione del patrimonio pubblico, in un periodo di ristrettezza economica ed alla luce della nuova normativa nazionale e regionale sopravvenuta nell'ultimo decennio, con il Disegno di Legge della Commissione Rodotà, e della L.R.18/2001 e successive modifiche. In tal senso, l'amministrazione comunale, ha provato, sia pure tra mille difficoltà, ad avviare percorsi di recupero partendo dagli immobili di maggiore pregio storico e paesaggistico, con la partecipazione a diversi bandi, tra cui quello del "Piano delle Città", a due PISL, quello sui "Borghi di Eccellenza" e quello sui "Sistemi Turistici". Il primo prevedeva, tra le altre cose, la prosecuzione dei lavori di ristrutturazione del Castello e la ristrutturazione del Convento di San Bernardino, i cui lavori sono in corso di definizione. Nell'ambito di questo progetto, l'amministrazione sta provando a rafforzare anche la rete museale di Morano.

Sul secondo PISL, il Comune di Morano ha avuto accesso al finanziamento di due progetti: il parco fluviale del Cuscile ed il recupero del tracciato del percorso dell'ex ferrovie Calabro Lucane. L'incontro nell'ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, in cui il Comune di Morano ha avuto un ruolo leader a livello regionale, ha rappresentato l'occasione per creare una rete, in cui sono stati coinvolti cinque comuni calabresi: Morano, Civita, Saracena, Falerna, Fiumefreddo, più altre tre esperienze campane e laziali. È stato uno spazio di confronto molto importante, oltre che molto utile, in quanto per la prima volta in Calabria più istituzioni hanno deciso di sedersi ad un tavolo per discutere dei problemi e delle potenzialità sul tema del patrimonio pubblico abbandonato ed in disuso.

L'incontro con l'amministrazione comunale di Morano Calabro, è stato di fondamentale importanza, ai fini della ricerca, per dimostrare al gruppo di ricerca dell’associazione Aniti che anche in Calabria esiste una rete di istituzioni locali dotata della sensibilità e della forza di volontà necessaria per avviare percorsi virtuosi di recupero del patrimonio pubblico abbandonato. È stata, infine, l'occasione per supportare maggiormente le convinzioni dei ricercatori: la strada intrapresa è quella giusta.

Contatti

Delegata Terza Missione - DISPeS
Prof.ssa Alessandra CORRADO
a.corrado@unical.it
0984/492518

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