I BRIGANTI DI CERRETO
15.10.13,
La cooperativa "I Briganti del Cerreto" nasce a Collagna, un centro di circa 1000 abitanti, situato nell'alto Appennino reggiano, in cui da qualche anno, un gruppo di persone del paese, ha deciso di avviare un percorso innovativo e dal basso, per ridare vitalità economica e sociale al paesino in stato di abbandono, legandosi all'identità storica locale. Collagna, a cavallo tre gli anni 60 e 80, ha vissuto un ventennio di forte spopolamento e, con il proliferare dell'industrializzazione, la popolazione ha deciso di trasferirsi nelle città emiliane più popolose. A causa del forte spopolamento, nel 2002 hanno chiuso le ultime attività commerciali sopravvissute, un negozio di generi alimentari ed un bar. Così, un gruppo di persone fortemente motivate, nel 2003 ha deciso di avviare un percorso di rivitalizzazione economica e sociale creando una "Cooperativa di Comunità".
Il progetto è nato dalla creazione di un centro di aggregazione sociale per i pochi giovani rimasti, in un edificio che ospitava la scuola elementare del paese. Questo è stato recuperato grazie alla forza di volontà degli abitanti che si sono prodigati, con le loro forze economiche e le loro competenze, al fine di renderlo nuovamente utilizzabile. L'idea è stata, sin dal primo momento, quella di trasformare il paese che non ha nessuna attrattiva turistica, in un luogo nuovamente interessante per quei cittadini che prima facevano parte della comunità, partendo dalla ricostruzione dei servizi, anche di primaria necessità, di fondamentale importanza per assicurare un minimo di vivibilità, all'interno di una comunità.
La Cooperativa si è occupata anche della tutela della storia e dell'identità del luogo, partendo dalla rivitalizzazione delle tradizioni locali, attraverso la formula del "Turismo di Comunità", un sistema di turismo responsabile, organizzato con il supporto dell'intera comunità, per garantire ospitalità diffusa alle persone. È stato ristrutturato, inoltre, un vecchio edificio rurale, che ospitava un mulino, rendendolo nuovamente funzionale, ed inoltre è stata recuperata anche un’ala adiacente all'immobile, che oggi ospita circa dieci persone. Un ulteriore recupero ha riguardato il "Metato", ovvero uno strumento che anticamente veniva utilizzato per essiccare le castagne e, insieme al recupero del mulino, è stata ripresa un’antica forma di economia che, negli anni passati, è stata trainante per la zona.
Oggi si producono castagne essiccate e farina di castagne e ciò ha creato un piccolo bacino occupazionale per i giovani del luogo, ed una nuova forma di economia locale. Grazie alla bontà e all'innovazione delle azioni portate avanti dalla Cooperativa, i ragazzi che la compongono hanno ottenuto un riconoscimento internazionale molto importante: il loro progetto è stato, infatti, incluso nei 20 casi di buone pratiche e innovazione a livello europeo. Il giudizio viene dal Centre For Strategy & Evaluation Services di Kent, nel Regno Unito, che ha svolto la ricerca per conto della Commissione Europea.