RACCOLTA DIFFERENZIATA: IL CASO DI SARACENA
14.10.13,
Si è svolto ieri, presso il Municipio di Saracena, un piccolo centro della Provincia di Cosenza, uno stimolante incontro finalizzato ad estrapolare informazioni utili ed interessanti, sul tema dei rifiuti. L'incontro ha fatto seguito al workshop, tenutosi il 15 luglio a Mendicino, in cui si è vista anche la partecipazione del sindaco di Saracena. L'amministrazione comunale ha, infatti, intrapreso, già da qualche anno, un'innovativa attività sul ciclo dei rifiuti all'interno della comunità.
Grazie al virtuosismo delle sue politiche, oggi Saracena è diventata la prima comunità in Calabria per percentuale di raccolta differenziata e tra i primi dieci centri in Italia, entrando a far parte del circuito dei "Comuni Ricicloni". L'innovatività di Saracena, non consiste però solo nella quantità di raccolta differenziata ma, soprattutto, nell'approccio che l'amministrazione ha deciso di adottare: è stata coinvolta l'intera cittadinanza, partendo dalla fase informativa con incontri di quartiere, nelle scuole e porta a porta, proseguendo nella fase esecutiva con il supporto del personale comunale, il quale si è messo a disposizione delle famiglie girando per i singoli quartieri.
Tutto ciò ha consentito una buona dose di risparmio economico per le casse comunali, di cui gran parte è stata investita nella contrattualizzazione di persone socialmente svantaggiate, al fine di impiegarle nelle attività necessarie per realizzare un eccellente servizio per la comunità. Le diverse azioni hanno fatto si che la popolazione si sentisse coinvolta attivamente in questo processo, partecipando di conseguenza con maggiore propensione e profitto.
Oggi, a distanza di qualche anno, il comune non riesce a smaltire la parte organica dei rifiuti. Per questo motivo, l'amministrazione ha dimostrato sensibilità al progetto Cambieresti 2.0, per avviare una campagna che consentirebbe l'acquisto di una "Compostiera di Comunità", al fine di smaltire la parte organica a costi molto inferiori rispetto a quelli attuali e, di produrre compost da impiegare nei terreni comunali.