ANITI INCONTRA IL COMUNE DI CARLOPOLI
25.09.13,
L'incontro tra i ricercatori di Aniti, il Sindaco di Carlopoli, l'Assessore alle politiche ambientali, l'Assessore alle politiche culturali sembra partire con il piede giusto: l'indagine esplorativa condotta dal gruppo di ricerca risulta essere confermata dagli attori istituzionali presenti all'incontro.
Carlopoli è un Comune di circa 1600 abitanti, dislocato ai piedi dell'area del montana del Reventino. In tema di cittadinanza attiva le principali attività possono essere riconducibili a quelle delle Associazioni presenti sul territorio grazie anche all'apporto di alcuni giovani. Sono presenti circa 20 Associazioni attive e regolarmente registrate all'Albo comunale.
Non sorprende la naturale predisposizione degli intervistati alle tematiche oggetto dell'indagine ed in particolare alle problematiche legate all'associazionismo, dovuta alla loro lunga militanza in Associazioni del Terzo Settore, all'interno delle quali i tre amministratori hanno operato ed operano tutt'ora. La loro sensibilità e dimestichezza degli oggetti di riflessione da noi trattati, è tale da essersi già accorti del problema dell'emarginazione di una grande fascia di giovani cittadini dalla vita civile e sociale della comunità territoriale che amministrano.
Sostiene il Sindaco che è numerosa la schiera di giovani che hanno terminato gli studi e che non lavorano o che non impegnano il proprio tempo utilmente per la collettività. Inoltre, l'Assessore Arcuri sostiene che sono anche molti i giovani talentuosi dalle grandi potenzialità, che però essendo privi di stimoli si abbandonano a loro stessi privi di riferimenti e annoiati dalla monotonia della vita di un paese di provincia. Entrambi sono però consci dell'enorme potenziale inutilizzato che potrebbe risollevare le sorti della Comunità, se solo fosse attivato e valorizzato.
I ricercatori di Aniti vedendosi confermati i risultati della preliminare indagine esplorativa hanno così illustrato il progetto Agorà del Reventino, un incubatore di Innovazione Sociale che utilizza la partecipazione come strumento di rigenerazione comunitaria. A partire dal coinvolgimento dei giovani cittadini ancora in età scolare e poco oltre (15-20 anni), sarà realizzato un Laboratorio di Partecipazione per conoscere e implementare le pratiche di Innovazione Sociale che stanno conducendo alcuni Comuni ad una sorta di nuovo Rinascimento, grazie alla mobilitazione di intelligenza collettiva, in numerosi ambiti, cultura, ambiente, scuola, inclusione sociale, mobilità.
Inoltre, i giovani impegnati nel Laboratorio restituiranno la loro esperienza alla propria comunità attraverso una web radio che sarà aggiornata con il racconto delle storie innovative con le quali entreranno in contatto. In ultimo sarà realizzato un contest che premierà il migliore progetto di Innovazione Sociale che sarà realizzato sul territorio.
Gli amministratori hanno dimostrato grande interesse e curiosità per il progetto ed hanno affermato che è una delle cose che più manca ad un Comune come Carlopoli, attivare i più giovani per rigenerare il paese, opera sicuramente molto complessa, ma certamente dotata di una forte carica eversiva capace di tramutare l'attuale fase di apatia in un'esperienza rivitalizzante per il territorio. Non esistono rimedi al disimpegno civico se non quello di creare modelli di riferimento capaci di generare, soprattutto nei più giovani, motivazione e interesse verso le numerose prospettive di sviluppo all'interno del territorio, ma ai più sconosciute.
Il Sindaco e l'Assessore Sacco sostengono inoltre la necessità di mettere in rete i progetti di sviluppo locale già realizzati e quelli in corso di realizzazione per migliorarne l'efficacia e non disperdere le energie che altrimenti si perderebbero a causa della parcellizzazione degli sforzi. Tale spunto apre uno scenario molto interessante legato alla possibilità di migliorare i benefici dei progetti per la collettività a partire dall'impegno di ciascun cittadino, fungendo essi stessi da connettori nei diversi ambiti progettuali. In sintesi, i progetti hanno dei promotori e dei destinatari, se solo i cittadini, come è noto depositari di conoscenza e saperi, fossero maggiormente istruiti sui progetti esistenti, potrebbero attivarsi aree collaborative grazie alle riflessioni innescate dall'intelligenza collettiva. L'assessore Arcuri sostiene la necessità di creare occasioni di confronto e riflessione per dare libero sfogo alle potenzialità dei cittadini più sensibili ai temi della cittadinanza attiva come motore trainante dell'Innovazione, poiché condurrebbero certamente ad un miglioramento del benessere e della qualità della vita all'interno del Comune.