NUOVA VITA ALLE DONNE IN CARCERE
03.12.14,
La fondatrice di Officine Creative Luciana Delle Donne , 52 anni è stata premiata con il titolo “Leonessa d’Italia” dal movimento “Se non ora quando” gruppo aperto e trasversale di donne e molto attivo in Italia, lei è un ex manager di successo, la cui storia di vita appare particolarmente interessante in un paese come il nostro.
In totale controtendenza rispetto al trend italiano, Luciana ha pensato bene, al culmine della sua carriera , era infatti top manager per Banca121 e San Paolo IMI , di rifiutare la proposta che le era stata fatta di occuparsi di reti bancarie in giro per il mondo e di soffermarsi nella sua amata Lecce, per offrire una seconda chance alle donne e mamme che aveva incontrato durante le sue visite nelle carceri della città. Probabilmente la spinta ad agire in tal senso è nata in lei da un suo stesso bisogno di cambiare vita e di farlo dal profondo, aiutando gli altri, dal convincimento che la solidarietà debba essere alla base dei rapporti sociali ed economici, e si possa partecipare attivamente per il benessere dalla comunità Nasce così il brand “madeincarcere” ed un’impresa sociale con ben dieci dipendenti, tutti stipendiati, che crea borse di tutte le fogge e shopping bag, porta bottigliette da passeggio e da corsa, custodie per iPad e cellulari creati con materiali di recupero, spesso donati da altri imprenditori, con i quali vengono assemblati quelli che si possono definire dei gadget etici.
Il lavoro svolto dalla Delle Donne rispecchia il suo motto basato sulle tre I: 1) Inclusione delle donne emarginate dalla società odierna 2) Impatto ambientale grazie all’utilizzo di stoffe donate e riciclate 3)Ingegno dato dalla fantasia e dalla creatività femminile della fondatrice stessa e delle detenute abilissime nella creazione dei prodotti. Le donne detenute vittime di emarginazione hanno così la possibilità concreta di autorealizzarsi, potendo lavorare per ben sei ore giornaliere, che sono tante, considerando che le ore d’aria sarebbero solo quattro, ma soprattutto di riacquistare una dignità spesso loro negata, di riacquistare la dignità necessaria per ricostruirsi una vita autonoma ed indipendente, quella seconda possibilità a cui ogni essere umano provato dalla sofferenza ha necessità vitale di riottenere.
Il fatto che un’iniziativa così innovativa sia partita da Lecce, città del sud, mostra come il desiderio di riscatto e la dignità di uomini e donne determinate a cambiare dal profondo la propria realtà, porti a risultati eccellenti. “Madeincarcere” aiuta effettivamente le detenute a divenire indipendenti imparando un lavoro, a sviluppare la loro fantasia creativa nel riassemblare materiali di riciclo nel rispetto dell’ambiente ed a mandare i soldi a casa, allo stesso modo chi acquista contribuisce alla realizzazione di un progetto etico, sostenibile, innovativo perché è d’aiuto alle detenute nel loro percorso di reinserimento nella società.