PARTECIPAZIONE GIOVANILE NEL REVENTINO
20.12.13,
Per comprendere il grado di coinvolgimento alla vita attiva della comunità territoriale del Reventino dei più giovani, Aniti è andata a intervistare un gruppo di giovani dell'area del Reventino, individuati tra quelli che nell'ultimo anno hanno organizzato almeno un'iniziativa di rilevanza collettiva. Una ragazza e due ragazzi tutti e tre molto legati alla propria comunità e con forte motivazione dal punto di vista della partecipazione. Sono stati sottoposti alla medesima traccia di intervista ed in alcuni casi sembrano esprimersi all'unisono. Sono coinvolti tutti e tre in vario grado in attività di volontariato, vi è un iscritto all'Avis comunale, uno ad un circolo Arci locale ed un altro dedica gran parte del proprio tempo alle attività parrocchiali. Parrebbe di trovarsi di fronte a tre cittadini competenti che partecipano alla vita della propria comunità in modo consapevole delle opportunità derivanti dalla partecipazione.
Senza forzature di sintesi, emerge chiaramente che nei loro paesi sono completamente assenti le occasioni di confronto e dialogo tra i giovani, con le Istituzioni e con i rappresentanti del Terzo Settore, al contrario gli intervistati vorrebbero ve ne fossero. Infatti sostengono che: " Servirebbero momenti di aggregazione per poter dialogare e confrontarsi su idee e progetti che migliorino lo stare insieme nella comunità". Oppure "Sono assenti le occasioni di aggregazione e confronto poiché mancano gli spazi all'interno dei quali socializzare" "Tra le attività che desidero che penso possano migliorare il paese in cui vivo vedo uno spazio in cui socializzare e svolgere attività che diano libero sfogo alle passioni di ciascuno.
Il loro tempo libero oltre alle attività di volontariato lo trascorrono tra internet, letture e musica. Tuttavia, dichiarano di non potersi ritenere soddisfatti delle loro attività poiché costretti dalla mancanza di alternative. Non hanno scelta, all'individualismo delle loro attività del tempo libero. Vorrebbero condividere le loro passioni e talenti con gli altri, ma non hanno il modo di farlo. Vorrebbero anche migliorarsi in ciò che più li apapsiona, come la musica, la fotografia, l'informatica, ma non vi è alcuna possibilità di poterlo fare. Il quadro sullo stato dell'arte della qualità dei servizi e delle attività rivolte ai giovani nei loro Comuni risulta negativo a loro giudizio qualche iniziativa interessante che li stimoli è da rinvenirsi nel mese di agosto, durante la realizzazione di eventi culturali estivi di iniziativa comunale, il resto dell'anno non vi è nessuna opportunità di svago per i giovani dai 15 ai 20 anni, fino a quell'età si frequenta la Parrocchia o in un dei paesi la Mediateca Comunale.