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PARTECIPAZIONE CIVICA

L’Unical è… Storie! #RaccontiamociUnical

Laboratorio: Comunità Universitaria di Arcavacata

Categoria Storie | Avviata il 15-12-2014 | Contributi n. 61 | Si conclude il 31-07-2015 | Partecipa

Descrizione

Un diario collettivo. Un racconto che tiene insieme le tante voci che compongono la Comunità del Campus universitario di Arcavacata e all’interno del quale queste voci circolano e si esprimono liberamente. Un’immagine. Un’istantanea della nostra Università che va oltre la razionalità dei cubi per ritrarre il movimento di idee e azioni che animano il campus. Un percorso. Segnato da idee, errori, buone pratiche, miglioramenti a piccoli passi della realtà universitaria. Una visione. I modi differenti di vivere e pensare l’Università si fanno avanti e partecipano alla costruzione di un immaginario nuovo, dinamico e costruito dal basso. Una storia, nuova. Perché raccontarsi? Perché sono le Storie e le persone che le vivono e le raccontano a costruire luoghi, a fare dell’ambiente, dell’architettura e delle strutture del campus qualcosa di vivo e di importante, sono loro a conferirgli un senso. Perché dalla narrazione e dalla condivisione delle storie, delle proprie visioni e delle proprie azioni si favorisce una riflessione collettiva sull’Università che dice a tutti cosa sta accadendo e verso quale direzione si muove e vuole muoversi la comunità universitaria!

Obiettivi

Condividere e mettere in rete le esperienze e le idee di ciascuno!

Contributi alla Storia

Inserito da Gianluca Francesco il 19/05/2015

UNICAL: la nostra università

Sto per concludere i miei studi universitari e anche per questo ci tengo ad esprimere ciò che penso dell'università; quest'ultima che mi ha dato la possibilità di ampliare le mie conoscenze e di conseguenza ampliare il mio bagaglio culturale, ma anche di fare nuove conoscenze e amicizie. Da......leggi tuttoSto per concludere i miei studi universitari e anche per questo ci tengo ad esprimere ciò che penso dell'università; quest'ultima che mi ha dato la possibilità di ampliare le mie conoscenze e di conseguenza ampliare il mio bagaglio culturale, ma anche di fare nuove conoscenze e amicizie. Da questo posso dire che tutto sommato sono soddisfatto della mia università , ciò non toglie che c'è ancora tanto da migliorare sia sotto il profilo organizzativo vedi il nuovo centro residenziale con file interminabili senza sopratutto una sala d'attesa che possa ospitare come si dovrebbe tutti gli studenti che devo svolgere le loro pratiche amministrative, ma bisogna anche aggiungere qualcosa sotto il profilo organizzativo della mio dipartimento di Scienze politiche e sociali che in particolare conosco, penso in particolar modo nella didattica bisogna inserire dei progetti ma sopratutto maggiori possibilità per lo studente di fare concrete esperienze lavorative che diano gli strumenti per far si che noi studenti possiamo affacciarsi con maggiore consapevolezze al mondo del lavoro essendo sopratutto nel mio caso una facoltà che non dà una preparazione specifica ma generale ...nel complesso ripeto si tratta di un'esperienza positiva grazie soprattutto a docenti nella maggior parte dei casi disponibili con noi studenti e nello stesso tempo molto ma molto preparati---GRAZIE
Tag: gianluca
Inserito da Damiano il 14/05/2015

Unical tra presente e futuro

Pochi mesi e questo mio percorso universitario si concluderà.Ho sempre vissuto l'università nella sua interezza e nonostante fossi partito con un piede avverso, adesso mi ritrovo con considerazioni totalmente diverse da quelle iniziali. L'unical mi ha dato molto.Nuove amicizie,nuove conoscenze,un......leggi tuttoPochi mesi e questo mio percorso universitario si concluderà.Ho sempre vissuto l'università nella sua interezza e nonostante fossi partito con un piede avverso, adesso mi ritrovo con considerazioni totalmente diverse da quelle iniziali. L'unical mi ha dato molto.Nuove amicizie,nuove conoscenze,un nuovo modo di vivere..ciò che ho imparato in primis è il confronto e la cooperazione con gli altri. Dal punto di vista relazionale il mio parere è abbastanza positivo. Dico abbastanza perchè non tutti sono propensi a relazionarsi in modo aperto e sincero, avendo sempre un atteggiamento di sfida e competizione. Dal punto di vista strutturale e organizzativo, penso che gli spazi non vengano utilizzati per come dovrebbero in quanto molti di questi risultano mal utilizzati o addirittura abbandonati per via del disinteresse da parte di studenti e non. MI auguro che in un futuro i protagonisti dell'Unical vivano pienamente questa esperienza, godendosi e credendo in tutto quello che il campus offre.
Tag: unical
Inserito da Caterina il 11/05/2015

La mia esperienza all'Unical

L'Unical mi ha arricchita sia dal punto di vista formativo che personale. Dal punto di vista formativo mi ritengo abbastanza soddisfatta. Utilizzo il termine ``abbastanza`` e non il termine ``completamente`` in quanto ci viene fornita una formazione estremamente teorica ma questa, purtroppo, è una......leggi tuttoL'Unical mi ha arricchita sia dal punto di vista formativo che personale. Dal punto di vista formativo mi ritengo abbastanza soddisfatta. Utilizzo il termine ``abbastanza`` e non il termine ``completamente`` in quanto ci viene fornita una formazione estremamente teorica ma questa, purtroppo, è una pecca dell'intero sistema universitario italiano. L'unical è un bellissimo campus in cui ho messo alla prova me stessa in tante e diverse situazioni che mi hanno permesso di maturare, in cui ho avuto la possibilità di relazionarmi e confrontarmi con gli altri studenti italiani ma anche con studenti provenienti dall'estero grazie al servizio Erasmus che la nostra università offre, in cui ho stretto bellissimi rapporti, in cui ho arricchito il mio sapere grazie ad alcuni Professori molto preparati. A fronte della mia esperienza positiva affermo che se tornassi indietro, sceglierei nuovamente l'Unical.
Tag: *unicalperme
Inserito da Francesca il 11/05/2015

Osservazioni sull unical

Io ritengo che l unical ,paragonata,alle altre università italiane abbia un pregio: il campus. Questo aspetto permette a noi studenti di vivere il campus,inoltre di godere degli ampi spazi verdi,delle varie strutture: biblioteca e mensa,ma sopratutto di relazionarsi con altri ragazzi provenienti......leggi tuttoIo ritengo che l unical ,paragonata,alle altre università italiane abbia un pregio: il campus. Questo aspetto permette a noi studenti di vivere il campus,inoltre di godere degli ampi spazi verdi,delle varie strutture: biblioteca e mensa,ma sopratutto di relazionarsi con altri ragazzi provenienti dalla Calabria e non solo,perché vi sono anche ragazzi erasmus. Tutti questi aspetti è difficile che vi siano in università costituite da sedi separate,tipico delle università del Nord Italia. Un difetto dell unical,ritengo sia l inadeguatezza delle informazioni fornite dal personale delle segreterie agli studenti,i quali spesso sono costretti a rivolgersi alle varie associazioni universitarie per avere informazioni o risolvere problemi burocratici.
Tag: *osservazionisulunical
Inserito da Karen il 06/05/2015

Odi et Amo (in)separabile Unical

``Odi et Amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio. Sed fieri sentio et excrucior.`` : ecco sintetizzato il mio rapporto con l'Unical! Come le più classiche delle storie d'amore, è tormentata, fatta di splendidi momenti e grandi delusioni...e non è eterna. Stiamo per lasciarci, siamo......leggi tutto``Odi et Amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio. Sed fieri sentio et excrucior.`` : ecco sintetizzato il mio rapporto con l'Unical! Come le più classiche delle storie d'amore, è tormentata, fatta di splendidi momenti e grandi delusioni...e non è eterna. Stiamo per lasciarci, siamo giunti al capolinea ma rimaniamo in carrozza ancora un po'...finché la seduta di laurea non ci separi!
Tag: #storiedunical
Inserito da maria cristina il 06/05/2015

``unica``L

Sono una studentessa fuori sede, ho scelto l'Unical per motivi non legati al campus in se, ma da quando ho messo piede in questa università, non riesco a staccarmene. Nonostante le molte critiche che circolano in questo campus riguardanti organizzazione, docenti, uffici e anche l'ambiente stesso,......leggi tuttoSono una studentessa fuori sede, ho scelto l'Unical per motivi non legati al campus in se, ma da quando ho messo piede in questa università, non riesco a staccarmene. Nonostante le molte critiche che circolano in questo campus riguardanti organizzazione, docenti, uffici e anche l'ambiente stesso, il mio giudizio non può che essere positivo. Questo perchè in tutto il mio percorso sono stata accompagnata e formata da docenti competenti, preparati e disponibili, e ovviamente , è inutile negarlo, non includo tutti in questo mio pensiero.Ma prevale l'idea che il nostro campus sia uno dei più belli. Dispiace rendere presente che, tutto quello che ci circonda in questa università, non venga utilizzato al 100%. a mio avviso questo è dovuto alla passività degli studenti e spesso, anche alla mancata presenza di docenti, i quali non ci spronano a godercela fino in fondo in quanto puntano troppo all'aspetto didattico piuttosto che a quello relazionale. Appunto per questo, gli studenti stessi non hanno modo di instaurare rapporti sociali con gli altri, appartenenti magari ad alte facoltà. Ma il loro principale obiettivo è solo studiare ed entrare in competizione con i colleghi stessi, tralasciando i rapporti di scambio che potrebbero nascere, magari, anche con studenti di nazionalità diversa dalla nostra. Detto ciò, mi auguro che in un futuro, non troppo lontano, l'Unical possa diventare una piattaforma dove poter vivere in simbiosi l'uno con l'altra e dove gli sguardi lanciati non siano di sfida ma di stima e collaborazione!
Tag: unical
Inserito da Francesco il 05/05/2015

Università di Cosenza

Alla fine della mia esperienza qui nel campus dell'università di Cosenza, posso dire che è stata la più importante della mia vita. Dopo quasi 6 anni di studio, sono cresciuto sia nel vero senso della parola che dal punto di vista professionale. Vivere come fuori sede significa staccarsi dalla......leggi tuttoAlla fine della mia esperienza qui nel campus dell'università di Cosenza, posso dire che è stata la più importante della mia vita. Dopo quasi 6 anni di studio, sono cresciuto sia nel vero senso della parola che dal punto di vista professionale. Vivere come fuori sede significa staccarsi dalla famiglia e incominciare ad essere indipendente, ma non solo, significa anche accrescere la capacità di sapersi adattare e di relazionarsi con gli altri. L'Università della Calabria è una struttura che offre tutto questo ad uno studente, ma ha anche i suoi lati negativi: dal punto di vista delle strutture, ma anche per quanto riguarda i servizi a favore degli studenti. In questi anni, infatti, ho potuto notare come questi problemi siano ``cresciuti``, è spero che in futuro si possano migliorare per rendere questo campus come la ``prima scelta`` di uno studente che vuole intraprendere un percorso di studio universitario.
Tag: unical
Inserito da Damiano Mario il 05/05/2015

La mia esperienza unical

sono uno studente all'ultimo anno della magistrale in scienze della pubblica amministrazione, nel mio percorso di studi ho conosciuto persone stupende e fatte esperienze uniche. Ho potuto acquisire nuove competenze e realizzare questa grande esperienza e raggiungere il mio obiettivo da laureato.
Tag: #unicalrisorgimenti
Inserito da Margot il 05/05/2015

contributo universitario

La fine di questo percorso universitario è quasi giunto al termine. In questi anni l'esperienza universitaria mi ha cambiata, cambiata in meglio grazie alle persone che ho avuto modo di conoscere, e alle difficoltà che con loro e senza di loro ho affrontato e superato. Avrei voluto vivere il......leggi tuttoLa fine di questo percorso universitario è quasi giunto al termine. In questi anni l'esperienza universitaria mi ha cambiata, cambiata in meglio grazie alle persone che ho avuto modo di conoscere, e alle difficoltà che con loro e senza di loro ho affrontato e superato. Avrei voluto vivere il campus pienamente, ma ciò non è stato possibile per impegni extrauniversitari. Per quanto riguarda il livello didattico, professori disponibili, competenti e preparati. Penso però che ci sia troppa teoria e poca pratica.
Tag: unical
Inserito da Santo il 24/04/2015

Unical

Ma quanto tempo è passato? Mi sembra ieri quando ho messo piede per la prima volta all’università. Guardando il ponte sembrava qualcosa di immenso, quasi infinito. Sembrava non terminare mai; oggi, invece, so che è lungo 1,8 km, ma ancora dopo 6 anni non conosco il numero preciso di aule.......leggi tuttoMa quanto tempo è passato? Mi sembra ieri quando ho messo piede per la prima volta all’università. Guardando il ponte sembrava qualcosa di immenso, quasi infinito. Sembrava non terminare mai; oggi, invece, so che è lungo 1,8 km, ma ancora dopo 6 anni non conosco il numero preciso di aule. 2010: è cominciato un qualcosa di nuovo, lontano dalla famiglia, dagli amici “tradizionali”. Passare dalla realtà del paese ad una realtà che è quella di Rende e Cosenza in cui vi è una città tutta costruita intorno agli studenti sembrava così strano.. Ma la vita universitaria ha avuto inizio, anche se è stato tutto molto traumatico: tutto era diverso rispetto alle mie esperienze precedenti, lezioni, metodo di studio, approccio con i professori ecc ecc. Se devo dare un mio parere personale sull’UNICAL posso dire che mi ha dato tanto: crescita personale e culturale, capacità critiche e di riflessione, nuovi modi di approcciarsi con i colleghi e docenti. Potremmo non accorgerci di tutto questo, ma ogni singola azione da noi compiuta durante questi anni all’università ci ha fatto crescere e migliorare. In questo ultimo anno ho anche avuto il piacere e la fortuna di vivere in pieno la realtà del Campus e sfruttare fino in fondo i servizi e le opportunità che ci vengono offerte dalla NOSTRA università facendo richiesta per l’alloggio dello studente. All’inizio ero, devo dirlo, titubante: non avevo mai vissuto con persone a me totalmente estranee, ma devo dire che questa è stata una delle migliori scelte che ho potuto fare da quando mi sono iscritto all’università. “Abbandonando” i miei vecchi coinquilini ho avuto l’opportunità di conoscere tante persone e di capire che conoscere nuova gente non è poi così male! Anzi ciò mi ha fatto crescere ancora di più e soprattutto mi ha permesso di fare molte, bellissime e nuove amicizie, stando a contatto e conoscendo anche molti giovani erasmus, che prima, abitando in appartamenti privati, non avrei mai potuto conoscere restando “rinchiuso nel mio guscio”. Quindi, un consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che si iscrivono all’università, o che sono già iscritti, è questo: fregatevene che i mobili nelle case fanno schifo! Guardate oltre e approfittate degli alloggi universitari!
Tag: unical
Inserito da Francesca Ilaria il 23/04/2015

L'Unical verso il top!

Quasi al termine del mio percorso universitario, posso ritenermi abbastanza soddisfatta di essere una studentessa dell'Unical. L'Unical è sicuramente una grande risorsa per la regione Calabria, anche se, a mio parere, incontra dei limiti. Bisognerebbe creare degli input affinchè le persone......leggi tuttoQuasi al termine del mio percorso universitario, posso ritenermi abbastanza soddisfatta di essere una studentessa dell'Unical. L'Unical è sicuramente una grande risorsa per la regione Calabria, anche se, a mio parere, incontra dei limiti. Bisognerebbe creare degli input affinchè le persone vivano il campus con più entusiasmo e fuori dagli orari di lezione e/o di lavoro, nonchè creare dei canali volti a ``combattere`` la scarsa comunicazione tra studenti italiani e studenti internazionali che dovrebbe rappresentare, invece, un forte scambio interculturale. Da studentessa che vive da cinque anni nelle residenze universitarie, posso dire che esse sono nettamente migliorate nel tempo, ma si dovrebbe continuare a lavorare per renderle ancora più efficienti e, perchè no, stimolare dei rapporti tra i residenti stessi( magari organizzando qualche attività). A livello didattico, penso ci sia il problema di concentrarsi troppo sulla teoria anzichè sulla pratica, importante, invece, per la formazione dello studente ed il futuro inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre sarebbe opportuno puntare sulla competenza dei funzionari e soprattutto sulla sicurezza per arrivare al top.
Tag: unical; campus; crescita
Inserito da Salvatore il 22/04/2015

Appassionante Unical!

Sono quasi cinque anni che vivo appieno l'Università della Calabria e devo ammettere che al solo pensiero di lasciarlo fra un pò di tempo mi salgono i brividi. Sono arrivato qui ``ragazzino`` e me ne sto uscendo ``adulto``. L'esperienza universitaria mi ha fatto maturare molto, capire appieno il......leggi tuttoSono quasi cinque anni che vivo appieno l'Università della Calabria e devo ammettere che al solo pensiero di lasciarlo fra un pò di tempo mi salgono i brividi. Sono arrivato qui ``ragazzino`` e me ne sto uscendo ``adulto``. L'esperienza universitaria mi ha fatto maturare molto, capire appieno il mondo accademico e avere una prospettiva diversa della realtà. Ma dell'Unical non ricorderò solo le cose positive e che mi hanno fatto crescere ma anche le cose che sicuramente si possono migliorare. Le aule del complesso polifunzionale non sono delle migliori, così come l'illuminazione stessa. La sorveglianza notturna all'interno del campus lascia un pò a desiderare, così come la questione trasporti. Essendo uno studente che vive nel quartiere universitario ``Nervoso`` mi sento un pò trattato in maniera diversa dagli stessi che vivono nel campus. Qui non si ha nessun beneficio e ahimè non si ha nessun tipo di agevolazione. Dalla mancanza di ascensori ad una mensa e perchè no, dalla sicurezza che è davvero scarsa. Sono tante le cose che si possono migliorare e spero che in futuro qualcosa possa cambiare e che il campus universitario di Arcavacata possa arrivare davvero al top. Qualcosa ancora manca ma si è sulla strada giusta!
Tag: Unical, campus
Inserito da Maria Francesca il 21/04/2015

Investire nella risorsa ``studenti``!

Ciao a tutti, sono al mio sesto anno qui all'Unical e sto quasi per concludere il mio percorso di laurea magistrale. In questi anni di vita vissuta nel campus mi sono resa conto di quanto noi studenti contiamo ancora poco nelle decisioni istituzionali. In generale, però, è anche un pò colpa......leggi tutto Ciao a tutti, sono al mio sesto anno qui all'Unical e sto quasi per concludere il mio percorso di laurea magistrale. In questi anni di vita vissuta nel campus mi sono resa conto di quanto noi studenti contiamo ancora poco nelle decisioni istituzionali. In generale, però, è anche un pò colpa nostra, perchè, nonostante il malcontento, tendiamo a rimanere passivi, e questo di sicuro non aiuterà a cambiare la realtà. Troppo spesso, ci limitiamo a seguire i corsi e a sostenere gli esami, vivendo poco l'Università come luogo che aiuta a crescere e a tessere relazioni che possono rilevarsi delle vere risorse per il futuro. Nel mio immaginario vedo un'università che aiuta gli studenti ad inserirsi nel mondo del lavoro prevedendo, soprattutto nei corsi di laurea magistrale, dei tirocini formativi che aiutano ad acquisire competenze correlate alle conoscenze derivanti dallo studio e dall'apprendimento in aula. Io credo che ancora si investe troppo poco su questo e noi giovani non abbiamo opportunità di costruirci l'esperienza che, al giorno d'oggi, ahimè, è un requisito fondamentale per essere presi in considerazione quando siamo alla ricerca di un lavoro. A tal riguardo, sarebbero utili anche maggiori collaborazioni tra l'Università e le varia istituzioni locali, non solo politiche, ma anche economiche e sociali, per far sì che il potenziale che c'è venga valorizzato e apprezzato, cercando di porre un freno ad un fenomeno ormai molto frequente, qual è quello della ``fuga dei cervelli``. Solo puntando verso questo obiettivo potrà esserci crescita nella nostra regione.
Tag: studenti; formazione; lavoro; crescita
Inserito da luigi il 16/04/2015

Unical

Devo tanto a questo campus poichè mi ha fatto diventare la persona che sono, mi ha permesso di fare esperienze uniche è soprattutto mi ha fatto conoscere persone uniche,speciali che porterò sempre nel cuore.
Tag: luigi
Inserito da LUISA il 16/04/2015

Quanta distanza da te....

Ho conosciuto l’Uni.Cal. nel 1999 dopo avere già avuto un’esperienza universitaria in una grande città italiana. L’ho trovata subito diversa e quasi incomparabile con altri Atenei che avevo avuto modo comunque di frequentare. All’epoca nel giro di un mese ci si conosceva tutti, una calda......leggi tuttoHo conosciuto l’Uni.Cal. nel 1999 dopo avere già avuto un’esperienza universitaria in una grande città italiana. L’ho trovata subito diversa e quasi incomparabile con altri Atenei che avevo avuto modo comunque di frequentare. All’epoca nel giro di un mese ci si conosceva tutti, una calda famiglia dove tutto era a portata di mano. Terminato il primo percorso accademico e dopo dieci anni di assenza calabrese, ritorno a studiare nel più grande campus universitario italiano nel 2013. Un altro mondo!!! Tutto altamente tecnologico e telematico …. Ora i docenti usano moltissimo le e-mail, hanno pagine web personali e sono tempestivi nelle relazioni sociali virtuali. Le biblioteche sono super attrezzate ed il centro residenziale pullula di benefici e servizi. Si avverte tutto questo, anche se io la vivo meno attivamente rispetto a prima. Ma … ora che sono quasi giunta al traguardo, sento che c’è una profonda distanza sociale tra gli studenti. Il campus non ha questo scopo, tutt’altro.
Tag: campus;distanza;studenti;
Inserito da Pino il 15/04/2015

Contamination Lab: spazio per l'innovazione e la creatività

Dopo il primo anno di attività, all’avvio della terza edizione, sono oltre centocinquanta i partecipanti attivi al Contamination Lab Cosenza (CLab), uno spazio aperto dove studenti e laureati in discipline diverse possono sviluppare congiuntamente dei progetti di carattere imprenditoriale e/o......leggi tuttoDopo il primo anno di attività, all’avvio della terza edizione, sono oltre centocinquanta i partecipanti attivi al Contamination Lab Cosenza (CLab), uno spazio aperto dove studenti e laureati in discipline diverse possono sviluppare congiuntamente dei progetti di carattere imprenditoriale e/o sociale. Il CLab Cosenza è al piano terra dell’incubatore TechNest, con uno spazio di 100mq sempre disponibile. Il CLab si sviluppa con cicli semestrali, organizzati in una palestra (CLab Gym) per tutti i partecipanti e in un percorso Challenge per dieci gruppi con carattere multidisciplinare. Il Gym si svolge con incontri settimanali, seminari e lavoro di gruppo, mentre durante il CLab Challenge i partecipanti ricevono assistenza e tutoraggio per sviluppare la propria idea. L’evento finale del primo ciclo, il 15 ottobre 2014, ha visto sette team in corsa e la vittoria di ENERJUICE (dispositivo di ricarica di emergenza per cellulari) e secondo posto ex aequo di SOCIAL LAUNDRY (lavanderia e spazio sociale e culturale nel campus universitario) e AQUAPLANTS (coltivazioni acquaponiche di piante e pesci ad uso ornamentale e didattico). I tre gruppi si sono aggiudicati premi per un valore complessivo di 3.000€, da spendere in viaggi studio coerenti con l'idea progettuale. La seconda edizione del CLab è partita il 19 novembre con una serie di novità: testimonianze di startup e realtà locali, eventi serali (Bring Your Own Idea e CLab Dinner), workshop di lavoro di gruppo intensivo e si concluderà a Aprile – Maggio in concomitanza con l’avvio del terzo ciclo. Il 15 aprile è partita la terza edizione! Stay tuned on clab.unical.it, pagina facebook fb/ClabCosenza o contattaci clabcosenza@unical.it
Tag: CLab; startup; Creatività; Contaminaizone
Inserito da sara il 15/04/2015

UnicalMENTE

giunta quasi al termine del mio percorso di studi,già ad oggi rimpiangerò questi anni passati in questa università. la mia esperienza è alquanto positiva, anche se guardandomi intorno vedo uno spazio utilizzato in modo ambiguo e studenti incapaci a viverlo a pieno. intorno vedo incapacità di......leggi tuttogiunta quasi al termine del mio percorso di studi,già ad oggi rimpiangerò questi anni passati in questa università. la mia esperienza è alquanto positiva, anche se guardandomi intorno vedo uno spazio utilizzato in modo ambiguo e studenti incapaci a viverlo a pieno. intorno vedo incapacità di relazionarsi, alta competizione, mancanza di confronto.Vedo uno spazio eclissato, per metà gestito decentemente , con studenti attivi e propensi al cambiamento e alla collaborazione in molti ambiti. ma dall'altro lato vedo la parte buia. Vedo passività da parte sia di studenti ma anche degli stessi docenti e di tutta l'arena costruita intorno. mi chiedo come possa, una struttura così ben fatta con tutte le attività e comodità che ogni campus vorrebbe, essere così mal utilizzata. io personalmente, vivo totalmente l'Unical. Passo spesso intere giornate anche solo per il gusto di girovagare e guardarmi intorno godendomi tutti i suoi spazi. ed anche se spesso siamo costretti a seguire lezioni noiose e poco costruttive, mi piace stare a contatto con i miei colleghi e vivermi il tutto nel miglior modo possibile invito tutti voi studenti presenti in questo campus, ad apprezzare ciò che ci viene offerto ed a vivere le nostre relazioni sociali al 100%, questo formerà la nostra persona e ci permetterà di saper affrontare anche il futuro! perchè insieme agli altri si cresce
Tag: UNICAL
Inserito da Maria Antonia il 12/04/2015

Le relazioni sociali e il campus di Arcavacata

L'Unical è un grande campus universitario dotato di alloggi,mense,teatro,biblioteche. La nostra università ha una struttura particolare, e ciò fa pensare che essa sia una piccola comunità dove attivamente si condividono emozioni ed esperienze professionali. Non vivo quotidianamente il campus......leggi tuttoL'Unical è un grande campus universitario dotato di alloggi,mense,teatro,biblioteche. La nostra università ha una struttura particolare, e ciò fa pensare che essa sia una piccola comunità dove attivamente si condividono emozioni ed esperienze professionali. Non vivo quotidianamente il campus nella sua interezza, ma solo una piccola realtà di questo e riesco comunque a percepire la debolezza delle relazioni tra studenti, soprattutto tra studenti di diverse facoltà. Oggi siamo in tanti rispetto a qualche decennio fa,e l'università è logisticamente parecchio dispersiva, ma siamo anche spinti ad isolarci, a non confrontarci e non interessarci al percorso di altri ragazzi come noi. L'università e le sue relazioni sono,senza dubbio,vittime dell'individualismo della nostra società. Io sono alla fine del mio percorso universitario, ma se potessi dare un consiglio ad altri studenti e alle matricole, direi loro di vivere pienamente l'Unical nelle sue tante facce e di essere sempre ``cittadinanza attiva`` di questa comunità
Tag: unical;campus;relazioni
Inserito da Rosamaria il 11/04/2015

La ``mia`` Unical

Nel titolo, ``la mia Unical``, ho voluto racchiudere come è stata la mia esperienza qui all'università in questi anni. Ho vissuto l'università adattandola alle mie esigenze. La triennale è stata vita universitaria a tutti gli effetti,spensierata e divertente, fatta di intense e noiose lezioni,......leggi tuttoNel titolo, ``la mia Unical``, ho voluto racchiudere come è stata la mia esperienza qui all'università in questi anni. Ho vissuto l'università adattandola alle mie esigenze. La triennale è stata vita universitaria a tutti gli effetti,spensierata e divertente, fatta di intense e noiose lezioni, ma interessanti e avvincenti esperienze. Questi due anni della ``magistrale`` sono un mix tra vita da pendolare e vita da studente lavoratore, quindi vivo poco l'università, ma in quei pochi giorni a settimana che ci sto, cerco di viverla a pieno e in totale armonia. Bhe.... aimè cara Unical, nonostante ti abbia un pò adattata alle mie esigenze, conciliando vita universitaria, vita da fuori sede e cercando nuove esperienze e nuovi stimoli per il futuro, tra stage e attività varie, i tuoi limiti sono tanti, ma superabili con un pò di impegno. Primo tra tutti la lontananza con il mondo del lavoro, almeno nel mio corso di laurea...la teoria è tanto ma la pratica è tutto! E' necessario secondo me lavorare molto sulle esperienze formative nelle aziende e negli enti, fonte di grande insegnamento per noi studenti, io c'ho provato e posso ritenermi soddisfatta dell'esperienza. Del resto cito solo altri due limiti da dover superare nel più breve tempo possibile: snellire la burocrazia e puntare sulla competenza dei funzionari. In ultimo, più sicurezza nel campus!!!
Tag: #lamiaunical #unical
Inserito da Stefano il 10/04/2015

L'Unical secondo me.

Io e l'Unical abbiamo avuto sempre un buon rapporto, nonostante le paure e le titubanze iniziali. Mi iscrissi sei anni fa, nel 2009, uscendo da una scuola che poco mi interessava. Ebbene si, io faccio parte di quella categoria che non rimpiange i ``bei`` anni del liceo. A me il liceo non è mai......leggi tuttoIo e l'Unical abbiamo avuto sempre un buon rapporto, nonostante le paure e le titubanze iniziali. Mi iscrissi sei anni fa, nel 2009, uscendo da una scuola che poco mi interessava. Ebbene si, io faccio parte di quella categoria che non rimpiange i ``bei`` anni del liceo. A me il liceo non è mai piaciuto più di tanto (a parte alcune situazioni che definirei rocambolesche), ogni giorno eri sempre bersaglio di qualche situazione spiacevole o di una qualsiasi interrogazione. Per questo iscrivermi all' Università inizialmente non è stato così piacevole, poichè temevo di non farcela con gli studi, che non fosse per me e tutte gli interrogativi che si pone un ragazzo di appena 18 anni. Contrariamente alle mie aspettative, invece, iniziai con il piede giusto superando i primi esami con voti inaspettatamente ottimi e giungendo alla fine del primo anno avendoli sostenuti tutti. Questo perchè ho trovato un ambiente molto stimolante, ma soprattutto divertente, anche per via del confronto con persone provenienti da realtà differenti nell'ambito regionale. Ma la cosa più interessante per me è stata la differenza netta di approccio con lo studio che avevo a scuola e che invece ora ho quì. Vivendo il campus puoi organizzarti meglio il lavoro da fare, senza inutili ansie e preoccupazioni, e al tempo stesso puoi anche avere un ottima vita sociale (ed avere lo stesso buoni risultati). Per questo gli anni universitari a mio modesto parere sono gli anni migliori, da vivere appieno giorno dopo giorno.
Tag: unical
Inserito da Alessandra il 08/04/2015

L’unical secondo me

Beh ormai sono passati quasi cinque anni da quando mi sono iscritta all’unical. Sembra una vita fa. Giornate passate “nel verde” universitario che ha visto tante risate, tanta fatica e non solo. Io ho vissuto il polifunzionale: credo sia un mondo totalmente a parte rispetto a quello che......leggi tuttoBeh ormai sono passati quasi cinque anni da quando mi sono iscritta all’unical. Sembra una vita fa. Giornate passate “nel verde” universitario che ha visto tante risate, tanta fatica e non solo. Io ho vissuto il polifunzionale: credo sia un mondo totalmente a parte rispetto a quello che rappresenta il “ponte”, un piccolo mondo forse un po’ più familiare e ristretto rispetto a quella che è la realtà frenetica del campus. L’università è stata la prima esperienza fuori casa da sola e, credo che l’unical in questi cinque anni mi abbia fatto crescere, credo sia stata una piccola tutela dal mondo esterno ma allo stesso tempo la prima vera finestra su quello che ci sarà dopo lo studio. L’unical è un buon campus sicuramente il migliore nella realtà calabrese anche se gli aspetti negativi non mancano. In questi anni ho potuto notare i diversi problemi di organizzazione e di burocrazia da un lato e la poca manutenzione e il poco utilizzo di risorse, che potrebbero forse fare la differenza rispetto alle altre università, dall’altro. Facendo un bilancio di questi cinque anni appena trascorsi, comunque credo che non sia necessario “andare via” per ottenere una buona preparazione, l’unical è un buon laboratorio di esperienze, di crescita e di formazione per i giovani.
Tag: #unical;#riflessioni
Inserito da Alessia Santopaolo il 07/04/2015

La mia Unical

Ottobre 2007, con entusiasmo e spirito da supereroe saltello verso la 29B, dove a breve dovrò seguire la II lezione di Diritto Privato. Entro e mi siedo vicino alle mie due future amiche di chiacchiere e ciotie varie, Fabiana e Gaelle. In realtà all'inizio c'erano anche Francesca, Federica e......leggi tutto Ottobre 2007, con entusiasmo e spirito da supereroe saltello verso la 29B, dove a breve dovrò seguire la II lezione di Diritto Privato. Entro e mi siedo vicino alle mie due future amiche di chiacchiere e ciotie varie, Fabiana e Gaelle. In realtà all'inizio c'erano anche Francesca, Federica e Silvia ma si persero nel mezzo del cammin di nostra vita. Ad un certo punto mi giro e vedo un tizio dalla chioma alla Caparezza, che stava canticchiando Battiato sul suo adorato destriero Ronzinante, il suo nome è Donato, conosciuto tra i più intimi anche con il nome di Donny Baz. Intanto venni attratta dalla saggia voce di un noto e futuro candidato a Sindaco della estrema sinistra di Cosenza, un certo Matteo. Ma mentre attendevamo il Prof., vedo salire dalle scale con il suo passo felpato e lo zaino alternativo un'essere politicante con la testa tra le nuvole, di cui ovviamente me ne innamorai. Qui Sigmund Freud avrebbe pane per i suoi denti su cui poter scrivere. Conobbi successivamente a Chiara, Maria Luisa, Demetrio, Vinz&Vin, Pietro, Lorena, Parfait, e tanti altri pezzi di cuore che a loro modo hanno reso unica la mia Unical. Quanti volti erano ancora per me sconosciuti in quell'aula enorme e quanti a breve sarebbero diventati solo un nostalgico ricordo. A pensarci ora, a quel giorno così lontano nel tempo, mi viene da pensare a quante cavolate si son fatte e dette. Ai momenti seri e a quelli presi con filosofia. Tra un litigio e una risata. Tra un momento di studio collettivo tra le scrivanie della Biblioteca Tarantelli e un momento di cazzeggio tra un Cubo ed un altro. Tra una pizzetta al Forno Cannataro e le serate in cui non si pensava molto al domani, al giorno in cui mi sarei trovata a mandare CV su CV, ma a cosa portare il giorno dopo con sé nella valigia dei ricordi. Vedere se accanto ai sei mesi passati in Erasmus a Malta, ci potesse stare anche un viaggio studio di tre giorni a Bruxelles alla ricerca delle tanto studiate Istituzioni EU. Trovare il modo di incastrare tra un maglione di sociologia amministrativa e un pantalone di diritto sanitario, le giacche ben stirate da indossare durante lo stage presso l'INPS di Cosenza. Trovare il tempo, tra la scrittura di un capitolo e la rilettura delle conclusioni della tanto attesa tesi della Magistrale, di ri-innamorarmi e nel dedicarmi al volontariato e perché no conoscere chi non avevo mai incontrato prima tra una fila alla Mensa di Ingegneria e un'Immensamente Fiera tra i punti della Mensa di Economia. Mentre cammino sul ponte verso le pensiline, scorgo gli occhi color del cielo di un mio ex compagno delle elementari. Lui si chiama Dario che, nonostante non riesca più a comunicare con la voce e a non poter correre. Lui come me prova a dare forma ai sogni. Sa che il sapere è l'unica arma per non rimanere sconfitti. Sono le persone speciali come lui, che mi hanno fatto sempre andare avanti. A percorrere, fino a perdi fiato, ogni giorno i km di quel ponte. A voler combattere per cercare di cambiare questo mondo. La mia Unical è piena di emozioni e di incontri. E' un libro posto tra la tesi della triennale e quella della magistrale che un giorno prenderò di nuovo dallo scaffale dei ricordi per leggerlo ai miei figli.
Tag: Nostalgia; Aula 29B; Pezzi di cuore.
Inserito da Gregorio Mercurio il 07/04/2015

Piccola riflessione sull'UNICAL!

Sono passati quasi sette anni ormai, eppure se ci penso mi sembra di vivere a Rende da sempre. E' proprio vero, l'Università ti cambia la vita, conosci gente nuova, ti confronti sempre di più con persone adulte o persone più piccole che vogliono conoscere e apprendere, proprio come feci io i......leggi tuttoSono passati quasi sette anni ormai, eppure se ci penso mi sembra di vivere a Rende da sempre. E' proprio vero, l'Università ti cambia la vita, conosci gente nuova, ti confronti sempre di più con persone adulte o persone più piccole che vogliono conoscere e apprendere, proprio come feci io i primi anni, ma soprattutto inizi a crescere! E' arrivato il momento di ringraziare l'UNICAL, perché mi ha dato la possibilità in questi anni di aprire la mente, di diventare una persona più responsabile, di conoscere gente fantastica ma soprattutto di accrescere il mio bagaglio culturale, formandomi non solo professionalmente, ma anche dal punto di vista umano. Ho imparato finalmente a contare su me stesso, a conoscere nuove culture, ma soprattutto ad osservare la società e il mondo che mi circonda in maniera più critica e matura. Nonostante possa ancora avere anno dopo anno margini di miglioramento, migliori collegamenti con il mondo del lavoro, un'organizzazione sempre più attenta e specializzata, oggi mi sento in dovere di dire GRAZIE all'Università della Calabria, perché mi ha fatto diventare una persona adulta e responsabile, e spero possa facilitarmi ad entrare nel mondo del lavoro!
Tag: miglioriamo; Unical
Inserito da Emma il 03/04/2015

Semplicemente Unical

Come descrivere l’Unical? Cubica, “prospettica”, per metà immersa nel verde e per l’altra metà nel grigio. Nel corso dei miei 5 anni di studio nel dipartimento di Scienze Politiche e Sociali ho potuto frequentare la parte più verde e allo stesso tempo più trascurata dell’Unical. E’......leggi tuttoCome descrivere l’Unical? Cubica, “prospettica”, per metà immersa nel verde e per l’altra metà nel grigio. Nel corso dei miei 5 anni di studio nel dipartimento di Scienze Politiche e Sociali ho potuto frequentare la parte più verde e allo stesso tempo più trascurata dell’Unical. E’ innegabile, però, che tra capannoni prefabbricati e aule senza riscaldamento o proiettore, ho avuto la possibilità non solo di incrementare le mie conoscenze, ma anche di crescere come persona. Potenzialmente l’Unical ti insegna “a farcela da solo”. Sicuramente il campus di Arcavacata rappresenta una realtà più avanzata rispetto ad altre università della nostra regione (è stato anche detto che la realtà del nostro Campus si avvicina di molto a quella di altri campus fuori dall’Italia), ma si può fare sempre di più e sempre meglio. E’, in ogni caso, doveroso ringraziare il campus dell’Unical e le sue dinamiche per il percorso di studi offerto, per le esperienze vissute e per le persone incontrate.
Tag: unical
Inserito da chiara alice il 02/04/2015

GRAZIE UNICAL!!!

Sono trascorsi ormai 5 anni da quando ho intrapreso il mio percorso universitario e ora giunta, quasi al termine di questa esperienza posso dire che questi anni credo mi abbiano non solo formata dal punto di vista professionale e didattico, ma anche dal punto di vista umano e relazionale. In questi......leggi tuttoSono trascorsi ormai 5 anni da quando ho intrapreso il mio percorso universitario e ora giunta, quasi al termine di questa esperienza posso dire che questi anni credo mi abbiano non solo formata dal punto di vista professionale e didattico, ma anche dal punto di vista umano e relazionale. In questi anni ho conosciuto tante persone (colleghi, coinquilini, docenti) e ho avuto la possibilità di confrontarmi con loro. Tutto ciò mi è servito tanto poiché credo che solo così si possa realmente crescere e diventare persone migliori. Il confrontarsi, parlare e (perché no!) discutere con le altre persone è essenziale nel percorso di crescita di ognuno di noi. In questo l’Unical e il Campus credo mi abbiano aiutato molto, poiché credo che l’Istruzione non debba solo formarci culturalmente e didatticamente ma, anche e soprattutto deve fare di noi persone responsabili e aperti verso gli altri. Credo che l’Unical in questo possa e debba ancora migliorare, creando ad esempio opportunità maggiori d’incontri e discussioni tra noi studenti (anche di Dipartimenti diversi), tra noi studenti e professori e anche tra noi studenti e l’Apparato Amministrativo per cercare di risolvere alcune problematiche all’interno del campus e alcuni piccoli disagi che si vivono quotidianamente. Nonostante questo oggi mi sento di dire grazie all’Unical per questa esperienza.
Tag: unical tirocinio
Inserito da Martina il 02/04/2015

Unical è crescita

L'anno dell'immatricolazione per la laurea triennale sembra lontanissimo,eppure da allora parecchie cose si sono aggiunte al bagaglio di esperienze che porterò per sempre con me una volta terminati gli studi. L'università mi ha dato la possibilità di cambiare e credo non ci sia possibilità......leggi tuttoL'anno dell'immatricolazione per la laurea triennale sembra lontanissimo,eppure da allora parecchie cose si sono aggiunte al bagaglio di esperienze che porterò per sempre con me una volta terminati gli studi. L'università mi ha dato la possibilità di cambiare e credo non ci sia possibilità migliore,oltre a quella formativa, che poteva offrirmi. Sono entrata a contatto con persone di diverse nazionalità,storie e culture e tutte mi hanno arricchita e cambiata in qualche modo. Ho aperto la mia mente a nuove conoscenze ed eliminato la diffidenza e l'essere prevenuta verso situazioni o persone che, difficilmente prima di trovarmi qui, avrei modificato. Oggi sono una persona che vede le sfumature nelle cose che la circondano e non sono categorica,apprezzo ciò che sono diventata e l'università sicuramente ha avuto il suo merito in questo. Qui ho imparato a contare su di me,a mettermi in discussione, a conoscere ed apprezzare culture diverse dalla mia e a sviluppare un senso civico che avevo, ma che era assopito. Lo studio e gli incontri con i diversi professori mi hanno formata, ma soprattutto mi hanno resa una ``migliore cittadina del mondo``, più informata e più sensibile a ciò che mi circonda. Per me l'Unical è stata questo, il motore dei miei cambia-menti!
Tag: *cambia-menti
Inserito da Antonella il 02/04/2015

Riflessione personale sull'Unical

Sono ormai cinque anni che frequento l'Unical e posso dire che ho avuto un impatto positivo sia per l'ottima offerta didattica, che ha permesso maggiore possibilità di scelta in base alle mie preferenze ed esigenze, sia per la preparazione e la disponibilità dei docenti, nonché per l'ottimo......leggi tuttoSono ormai cinque anni che frequento l'Unical e posso dire che ho avuto un impatto positivo sia per l'ottima offerta didattica, che ha permesso maggiore possibilità di scelta in base alle mie preferenze ed esigenze, sia per la preparazione e la disponibilità dei docenti, nonché per l'ottimo rapporto creato con i colleghi. Sono una studentessa pendolare, quindi, non ho vissuto appieno il campus, ma sono rimasta soddisfatta della qualità di alcuni servizi che ho usufruito, tra cui la biblioteca, per l'ampia scelta di materiale. Si evidenzia, però, la mancanza di percorsi e tirocini necessari per un collegamento con il mondo del lavoro. In conclusione, considero l'Unical luogo fondamentale di sviluppo e di diffusione del sapere volto alla crescita personale.
Tag: riflessione;Unical
Inserito da francesco il 02/04/2015

breve riflessione sul campus Unical

Credo che l’UNICAL sia la più importante struttura culturale della regione Calabria. Tutto ciò che si studia sia nei 3 anni che nei 5 anni oltre ad essere oggetto di teoria è anche messo in pratica, attraverso la serie di progetti che collaborano tra l’UNICAL e il mondo del lavoro.......leggi tuttoCredo che l’UNICAL sia la più importante struttura culturale della regione Calabria. Tutto ciò che si studia sia nei 3 anni che nei 5 anni oltre ad essere oggetto di teoria è anche messo in pratica, attraverso la serie di progetti che collaborano tra l’UNICAL e il mondo del lavoro. L’università ci alimenta di conoscenze, del cosiddetto SAPERE, e noi dobbiamo trasformarle nel FARE, per poter attuare processi di sviluppo economico, culturale e sociali sul nostro territorio. Nei cinque anni trascorsi all’UNICAL posso affermare che è un luogo bellissimo all’interno del quale si ampliano le nostre competenze, ma soprattutto ci orienta ad un fenomeno di socializzazione molto ampio, ci da l’opportunità di metterci a contatto con persone che hanno un’altra cultura. Spero fortemente che col passare degli anni, il mio percorso lavorativo sia intrecciato con il luogo dove sono cresciuto, dove ho conosciuto diverse persone. Spero un giorno di poter dire grazie agli studi fatti all’UNICAL mi sono affermato.
Tag: #riflessione#campus unical
Inserito da GIOVANNI il 02/04/2015

Una riflessione sulla nostra cara UNICAL

La nostra università ``UNICAL`` è una struttura situata ad Arcavacata di rende e viene definita come forse la più importante della Calabria. Moltissimi corsi di studi compreso il mio sono strutturati in tre anni per la laurea triennale e altri due per completare gli studi in un corso......leggi tuttoLa nostra università ``UNICAL`` è una struttura situata ad Arcavacata di rende e viene definita come forse la più importante della Calabria. Moltissimi corsi di studi compreso il mio sono strutturati in tre anni per la laurea triennale e altri due per completare gli studi in un corso specialistico magistrale. Nel mio caso posso ricordare l'università come quel luogo in grado di formarti sia professionalmente ma anche e soprattutto come persona infatti attraverso il campus universitario è stato possibile conoscere nuove persone e far nascere nuove amicizie oltre a concederti maggiori responsabilità. Posso soltanto aver un bellissimo ricordo dell' Unical e spero con tutto il cuore di potermi affermare nel mondo del lavoro grazie agli studi compiuti in un questa università
Tag: riflettre#descivere il capus#unical
Inserito da Marianna il 01/04/2015

L'Unical secondo me.

Dalla mia esperienza all'Università della Calabria posso sicuramente affermare che il nostro Ateneo è ricco di contraddizioni. Nello specifico: siamo in possesso di un Campus dal grande potenziale che, però, risulta ancora in gran parte inespresso. Ottima è la variegata offerta didattica che......leggi tuttoDalla mia esperienza all'Università della Calabria posso sicuramente affermare che il nostro Ateneo è ricco di contraddizioni. Nello specifico: siamo in possesso di un Campus dal grande potenziale che, però, risulta ancora in gran parte inespresso. Ottima è la variegata offerta didattica che offre agli studenti numerose possibilità di scelta in base alle proprie attitudini. Inoltre, l'idea di campus ha il pregio di raccogliere in un unico spazio sedi didattiche e amministrative, con grande vantaggio per gli studenti che riescono a raggiungere con grande facilità qualsiasi area di interesse. Carenti sono le attività extra-didattiche che potrebbero coinvolgere maggiormente studenti e docenti permettendo così una maggiore interazione anche al di fuori del solo rapporto accademico. La nostra Università, a mio avviso, avrebbe inoltre bisogno di un totale restyling estetico in modo da eliminare il grigiore alienante che la contraddistingue sostituendolo con ambienti più luminosi e stimolanti. Del resto la cultura è colore, non grigiore!!!
Tag: unical
Inserito da Caterina il 01/04/2015

Contributo personale

Dopo cinque anni sono quasi giunta al termine Del mio percorso formativo all'Unical. A partire dal primo anno accademico, ho deciso per una mia scelta personale di non vivere il campus, percorrendo circa 200 km in pullman (tra andata e ritorno) per raggiungere l'università. Ho fatto questa......leggi tutto Dopo cinque anni sono quasi giunta al termine Del mio percorso formativo all'Unical. A partire dal primo anno accademico, ho deciso per una mia scelta personale di non vivere il campus, percorrendo circa 200 km in pullman (tra andata e ritorno) per raggiungere l'università. Ho fatto questa scelta per motivi personali e lavorativi ma nonostante tutto posso ritenermi soddisfatta della mia esperienza all'unical poiché mi ha dato la possibilità di conoscere tantissime persone e di crescere sia culturalmente che umanamente. Aspetto negativo per quanto riguarda la mia esperienza come studentessa nel del Dipartimento di scienze politiche sociali è il ``polifunzionale``un luogo fatiscente, isolato e senza vigilanza. Nel complesso penso che l'Università della Calabria sia una buona struttura.
Tag: Unical .
Inserito da Adalgisa Toscano il 01/04/2015

Riflessione

Sono ormai passati cinque anni da quando ho iniziato il mio percorso quì all'Unical. I primi tre anni avendo abitato quì a Rende ho avuto la possibilità di vivere a pieno l'Università, ciò mi ha permesso di conoscere nuove persone e di relazionarmi con studenti internazionali. Vorrei però......leggi tuttoSono ormai passati cinque anni da quando ho iniziato il mio percorso quì all'Unical. I primi tre anni avendo abitato quì a Rende ho avuto la possibilità di vivere a pieno l'Università, ciò mi ha permesso di conoscere nuove persone e di relazionarmi con studenti internazionali. Vorrei però sottolineare due aspetti negativi, il primo è la mancanza di pratica e quindi di tirocini formativi che risultano essenziali per prepararci al mondo del lavoro e l'altro è la mancanza di sicurezza nel campus, penso sia necessario rafforzare i controlli.
Tag: unical
Inserito da Fabrizio il 01/04/2015

Riflessione

Dopo un percorso di cinque anni posso ritenermi soddisfatto della mia esperienza Universitaria. L'unico aspetto negativo per me, è presente proprio in noi studenti poiché vediamo l'università con ``l'occhio`` studentesco. L'unica cosa di cui ci preoccupiamo, è quella di passare l'esame ,......leggi tuttoDopo un percorso di cinque anni posso ritenermi soddisfatto della mia esperienza Universitaria. L'unico aspetto negativo per me, è presente proprio in noi studenti poiché vediamo l'università con ``l'occhio`` studentesco. L'unica cosa di cui ci preoccupiamo, è quella di passare l'esame , venire a lezione e andare a casa a studiare. L'università deve essere vissuta ,poiché oltre ad offrire sapere ,offre partecipazione,coinvolgimento nelle attività che sono tutti elementi presenti e da sfruttare.
Tag: unical
Inserito da MARIANGELA il 31/03/2015

contributo individuale

Le ragioni che spingono un neo-diplomati a conseguire gli studi universitari sono variegate. Vi sono studenti che hanno idee chiare su quali sia il percorso didattico da intraprendere per il profilo professionale desiderato, per questi la vera scelta ricade nel valutare quali sono le......leggi tuttoLe ragioni che spingono un neo-diplomati a conseguire gli studi universitari sono variegate. Vi sono studenti che hanno idee chiare su quali sia il percorso didattico da intraprendere per il profilo professionale desiderato, per questi la vera scelta ricade nel valutare quali sono le caratteristiche corrispondenti alle proprie aspettative che un ateneo possiede. D’ altro canto però ve ne sono altri che ponderano una serie di fattori sia endogeni che esogeni. Sia nell’uno che nell’ altro caso l’Università degli Studi della Calabria ha la stragrande maggioranza dei requisiti per essere a mio parere la scelta giusta. Innanzitutto, per i vari corsi di Laurea messi a disposizione ma anche perché già prima delle immatricolazioni vengo tenuti specifici incontri che indirizzino i maturandi ad avere una chiara consapevolezza di quella che e’ l’offerta didattica dell’Ateneo. Una volta effettuata la scelta, la matricola è in grado di effettuare un autodiagnosi delle proprie lacune (attraverso i test di potenziamento) si possono così potenziare le proprie conoscenze di base, per mezzo dei conseguenti corsi messi a disposizione. Per quanto riguarda il percorso in itinere non ho mai avuto l’esigenza di affidarmi ad un tutor in quanto la maggior parte dei miei insegnanti sono stati sempre disponibili nel dare eventuali chiarimenti o approfondimenti dei vari argomenti trattati durante gli insegnamenti. L’attività di tutoraggio diviene pero’ fondamentale in quanto assume rilevanza certa sia per la matricola che viene affiancata da uno studente con maggiore esperienza che lo aiuterà con maggiore facilità a superare le difficoltà di ambientazione ma rappresenta inoltre una importante possibilità per lo studente tutor. Innanzitutto, perché si intraprende così una primordiale esperienza lavorativa curricularmente riconosciuta con effettiva messa in opera delle proprie capacità organizzative e di problem solving ma si ha la possibilità di avere un introito che e’ uno di quelli elementi che spesso spingono gli studenti a non intraprendere gli studi o a tralasciarli per effettuare qualche lavoretto part time. Le chance più grande a mio parere che offrono le università in particolare l’Università della Calabria attraverso la rete di partnership che ha sedimentato negli anni sono i progetti di mobilità internazionale. Il campus è ‘ una vera gemma di accoglienza per gli studenti che provengono dagli altri Atenei proprio per come è stato strutturato ma allo stesso tempo attraverso i progetti Most, Erasmus , Placement e’ un ottimo polo di partenza che permette ai giovani di far esperienze che al di fuori del campus sarebbe più difficile effettuare.
Tag: Mariangela
Inserito da RITA il 30/03/2015

Riflessione personale Università della Calabria

Dopo un percorso di studi durato cinque anni, giunta ormai al termine, posso affermare di ritenermi soddisfatta della mia esperienza all'Università della Calabria. Premetto che non ho vissuto pienamente il campus a causa di impegni extra-universitari, ma nonostante ciò, il tempo trascorso......leggi tuttoDopo un percorso di studi durato cinque anni, giunta ormai al termine, posso affermare di ritenermi soddisfatta della mia esperienza all'Università della Calabria. Premetto che non ho vissuto pienamente il campus a causa di impegni extra-universitari, ma nonostante ciò, il tempo trascorso all'Università è stato sufficiente in primis, soprattutto per arricchire il mio bagaglio culturale, ma anche per allargare la cerchia di amicizie! Infatti uno degli aspetti positivi di questa Università è quello di offrire la possibilità di interagire oltre che con gli studenti della stessa nazionalità, anche con studenti di nazionalità differente. La mia esperienza in quest'Università è stata più che positiva, in quanto mi ritengo soddisfatta dei rapporti che ho instaurato sia con i miei colleghi di corso, che con i docenti, oltre che naturalmente con tutte le altre persone conosciute in giro per l'Università. Mi sarebbe, sicuramente, piaciuto vivere più intensamente il campus, e sicuramente questo progetto è stato, e sarà, un modo in più per farci interagire. Per quanto riguarda questo tirocinio, non nego che avrei preferito fosse stato previsto all'interno di una pubblica amministrazione, visto che è proprio quello che concerne il nostro corso, in modo tale da far coinciliare teoria e pratica.
Tag: Unical
Inserito da jessica ida il 30/03/2015

la mia riflessione

Sono giunta ormai al termine del mio corso di studi, e in questi anno ho potuto constatare aspetti positivi e aspetti negativi legati alla nostra Università. L'aspetto positivo, è dato dal fatto che il nostro Campus, ci dà la possibilità di creare delle reti relazionali molto forti e complesse,......leggi tuttoSono giunta ormai al termine del mio corso di studi, e in questi anno ho potuto constatare aspetti positivi e aspetti negativi legati alla nostra Università. L'aspetto positivo, è dato dal fatto che il nostro Campus, ci dà la possibilità di creare delle reti relazionali molto forti e complesse, inoltre ci dà la possibilità di crescere sia a livello umano e sia a livello formativo. L'aspetto negativo è dato dal fatto che l'Università ancora oggi non riesce ad offrirci la possibilità di applicare con la pratica ciò che impariamo con la teoria, attraverso stage o tirocini formativi.
Tag: unical
Inserito da chiara il 23/03/2015

La mia riflessione

Sono ormai tanti anni che frequento l univervisita della Calabria e posso dire, come ogni altro studente, di avere individuato in questo percorso formativo, un ottimo strumento di formazione. Sia per quanto riguarda l' organizzazione didattica della mia facoltà' che l'interazione con gli altri......leggi tuttoSono ormai tanti anni che frequento l univervisita della Calabria e posso dire, come ogni altro studente, di avere individuato in questo percorso formativo, un ottimo strumento di formazione. Sia per quanto riguarda l' organizzazione didattica della mia facoltà' che l'interazione con gli altri studenti. Il polifunzionale e' un luogo d'incontro non solo per le lezioni! ma anche per condividere momenti di svago con gli altri colleghi. Una negatività' della mia facoltà e' la poca preparazione pratica... Molta teoria, quasi nullo il tirocinio.
Tag: UniCal
Inserito da antonella il 21/03/2015

RIFLESSIONE PERSONALE SULL' UNICAL

Sono quasi arrivata al termine del mio percorso di studi qui all' Unical e anche se non ho vissuto pienamente il campus per mia scelta, posso affermare con certezza che l' Università della Calabria ha un qualcosa in più rispetto alle altre università. In particolare la sua struttura......leggi tuttoSono quasi arrivata al termine del mio percorso di studi qui all' Unical e anche se non ho vissuto pienamente il campus per mia scelta, posso affermare con certezza che l' Università della Calabria ha un qualcosa in più rispetto alle altre università. In particolare la sua struttura architettonica, il suo interminabile ponte e i suoi cubi che si susseguono l'uno dopo l’ altro in cui è possibile trovare diverse facoltà di studio che permettono di incontrare studenti di altre facoltà e di condividere con loro esperienze universitarie diverse. Ma oltre a questi aspetti positivi ci sono anche alcuni negativi che ho riscontrato. Un problema che ho notato durante il mio percorso di studi, in particolare nel mio corso di laurea, è il fatto che si dia molta importanza alla teoria e poca alla pratica. Penso che i docenti oltre a insegnarci tutto il loro sapere debbano anche insegnarci a metterlo in pratica e aiutarci ad inserirci nel mondo del lavoro. Quindi meno lezioni teoriche e più lezioni pratiche per imparare realmente ciò che in futuro andremmo a fare.
Tag: UNICAL
Inserito da Gianpaolo il 21/03/2015

UNICAL E MONDO DEL LAVORO

Complessivamente posso ritenermi soddisfatto della mia esperienza all'Unical. Il vantaggio più significativo rispetto ad altre università, almeno a mio avviso, è quello di poter frequentare un ateneo strutturato come cittadella universitaria; del resto l'Unical è il primo esempio di campus in......leggi tuttoComplessivamente posso ritenermi soddisfatto della mia esperienza all'Unical. Il vantaggio più significativo rispetto ad altre università, almeno a mio avviso, è quello di poter frequentare un ateneo strutturato come cittadella universitaria; del resto l'Unical è il primo esempio di campus in Italia! Ciò permette di calarti a pieno nella vita universitaria e soprattutto di condividere momenti significativi dell'esperienza universitaria con altri studenti, anche di altre nazionalità. Sarebbe riduttivo, infatti, circoscrivere il percorso universitario ad attività quali ad esempio la frequentazione di corsi. Durante la mia esperienza all'Unical, tuttavia, ho colto anche delle note negative. Premetto che il mio giudizio si riferisce al percorso che ho fatto per laurearmi in giurisprudenza. Per quanto riguarda il corso di scienze delle pubbliche amministrazioni, sono ancora al primo semestre e ritengo di non avere elementi a sufficienza per esprimere un giudizio ponderato. Si, è vero. Il corso di laurea in giurisprudenza, per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro, presenta delle peculiarità rispetto ad altri corsi di laurea e mi riferisco agli ulteriori steps che una volta conseguita la laurea bisogna percorrere per accedere a determinate professioni . Per quella di avvocato, ad esempio, è necessario, una volta conseguito il titolo di studio di dottore in giurisprudenza, svolgere la pratica forense e superare l’esame di stato. Tutto questo non significa però che già a partire dal momento in cui si intraprende il percorso degli studi universitari non si possano configurare strumenti per dare la possibilità agli studenti di mettere in pratica le nozioni acquisite, per offrire un contatto diretto con il mondo del lavoro e, dunque, per agevolarne l’inserimento nello stesso. All’università di Torino, ad esempio, si è sviluppato un programma, chiamato “Cliniche legali”, per dare la possibilità agli studenti, già durante il loro percorso formativo, di apprendere il sapere giuridico non solo in maniera teorica. Nell’ambito di questo programma si prevedono, tra le altre cose, incontri con avvocati, magistrati e assistenti sociali che presentano agli studenti questioni di diritto in materia familiare sorte in relazione a vicende concrete su cui stanno lavorando. Gli studenti, sotto la supervisione dei docenti, svolgono attività di ricerca e procedono alla redazione degli atti. Praticamente si inizia a fare durante il percorso universitario quello che poi si farà durante la pratica forense! La teoria è importante, ma l’università non può limitarsi ad un “esamificio” presso cui acquisire esclusivamente nozioni. Ho incontrato docenti ottimi, capaci di stimolare gli studenti e incentivare l’interesse per la materia ma, accanto a questo, penso siano necessari ulteriori accorgimenti nella predisposizione dei piani di studio. Ad esempio, penso che sarebbe stato molto utile seguire dei corsi,come quello di “logica e argomentazione giuridica” previsto a Bologna, tanto per citarne uno, attraverso i quali acquisire sia nozioni (che sicuramente, e preciso, sono indispensabili) che strumenti utili per lo svolgimento della professione e per formare, in modo completo, un giurista. Vorrei tanto conoscere il punto di vista degli studenti degli altri corsi di laurea in relazione al rapporto università- mondo del lavoro e, soprattutto, se queste questioni vengono evidenziate nelle sedi opportune. L’impressione è che spesso gli studenti si lamentino esclusivamente di problemi che rispetto ad altri definirei “minute`` (come ad esempio l’accavallarsi delle ore di lezione di due corsi) e, di conseguenza, anche dai rappresentanti degli studenti nelle sedi opportune non vengono trasferite questioni più delicate. Se non si è esigenti nelle pretese le risposte non possono che essere proporzionate ad esse!
Tag: unical; università; mondodellavoro; ricerca; innovazione;
Inserito da antonio il 16/03/2015

Esperienza Unical

Nel corso di questi cinque anni all'Unical, posso dire di essere cresciuto principalmente come studente, ma anche come persona. Le esperienze fatte durante la vita universitaria, sono sicuro che mi serviranno una volta uscito da qui. L'università non deve essere vista solo come luogo di studio,ma......leggi tuttoNel corso di questi cinque anni all'Unical, posso dire di essere cresciuto principalmente come studente, ma anche come persona. Le esperienze fatte durante la vita universitaria, sono sicuro che mi serviranno una volta uscito da qui. L'università non deve essere vista solo come luogo di studio,ma anche come luogo di crescita umana e sociale, perchè attraverso un processo relazionale che metta a confronto le varie personalità che operano all'interno del sistema universitario è possibile creare una società migliore.
Tag: tag
Inserito da 4tunato il 23/02/2015

TEKOVE intercultural group

TEKOVE è una parola indigena guarani (popolo originario dal Sud America). TEKO vuol dire CULTURA - COMUNITÀ e TEKOVE vuol dire VITA. Siamo un gruppo di studenti da diversi paesi, dell’Università della Calabria, che abbiamo deciso di lavorare insieme per cooperare, fare sinergia e......leggi tuttoTEKOVE è una parola indigena guarani (popolo originario dal Sud America). TEKO vuol dire CULTURA - COMUNITÀ e TEKOVE vuol dire VITA. Siamo un gruppo di studenti da diversi paesi, dell’Università della Calabria, che abbiamo deciso di lavorare insieme per cooperare, fare sinergia e articolare delle varie iniziative che cercano l’integrazione e l’inclusione della interculturalità che abita il territorio universitario. MISSIONE Incentivare lo scambio interculturale, l’integrazione e l’inclusione degli studenti di UNICAL, valorizzando la cultura e le tradizioni della Calabria e degli altri posti del mondo. VISIONE Un campus UNICAL aperto al mondo e collegato al territorio locale, multiculturale, stimulante, inclusivo, creativo e cooperativo. INIZIATIVE SVOLTE FIN ORA: CONVERSANDO CONVERSANDO è un progetto che promuove spazi di conversazione nelle lingue madre di studenti internazionali del campus UNICAL, nato dalla collaborazione di ``Idee in Azione`` (UNICAL CREATIVA) e TEKOVE group in alleanza con il Centro Linguistico di Ateneo (CLA). Nell'Università di Calabria ci sono circa 500 studenti internazionali di 60 paesi diversi. Il campus ha una potenzialità interculturale che dobbiamo insieme approfittare. Conversare è condividere. Creare legami con altri, è una rete infinita di storie, parole, informazioni e cose in comune. In questo mondo dove non ci sono più frontiere, dove qualsiasi cosa è accessibile grazie ad uno schermo, conversare bene è una delle cose più importanti. Così nasce conversando, un mix di studenti internazionali e italiani, con l'obiettivo di imparare nuove lingue, attraverso conversazioni libere tra studenti. Godiamo la diversità, perche la diversità è la nostra ricchezza. qui un piccolo video https://www.youtube.com/watch?v=UdTbirUwi5A LOST IN TRANSLATION è il primo evento serale di scambio linguistico organizzato da Unical Conversando. Con un drink in mano, gli studenti dell'unical hanno avuto la possibilità di conoscere persone nuove e aprire i propri orizzonti linguistico-culturali, si è potuto parlare le nostre lingue preferite con tavoli organizzati ad hoc per l'interscambio linguistico. Tutto ovviamente GRATIS ECO UNICAL Ricerca audiovisiva, riflessione collettiva e comunicazione interculturale. In questo canale youtube si pubblicano testimonianze, esperienze, pensieri, sentimenti di studenti internazionali nell'Università di Calabria
Tag: international; student; unical; ligue; cultura; internazionalizzazione
Inserito da Francesco Iannuzzi il 02/01/2015

Apprendere insieme: gruppi informali di ricerca

Quello che voglio raccontarvi è un altro modo di vivere l’Università, lo studio, l'apprendimento. Ero uno studente arrivato quasi alla fine del mio percorso accademico e, parallelamente alla stesura della mia tesi di laurea, lavoravo come operatore telefonico in giro per i vari call center......leggi tuttoQuello che voglio raccontarvi è un altro modo di vivere l’Università, lo studio, l'apprendimento. Ero uno studente arrivato quasi alla fine del mio percorso accademico e, parallelamente alla stesura della mia tesi di laurea, lavoravo come operatore telefonico in giro per i vari call center dell’area urbana cosentina, esperienza comune a molti studenti calabresi. Chiara, stesso mio corso di laurea, anche lei operatrice telefonica, si era appena laureata con una tesi sui call center e, alcuni docenti del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Unical le avevano chiesto di portare avanti insieme la ricerca sull’argomento, coinvolgendo altri studenti-lavoratori per creare un gruppo di inchiesta che si occupasse di mettere a nudo non solo l’organizzazione, ma anche le reali condizioni di lavoro degli operatori telefonici. Lei mi contattò per partecipare alla prima riunione in una della chiostrine del dipartimento. Eravamo in tanti: operatori telefonici, studenti, docenti e ricercatori. Ognuno raccontò la propria storia, ognuno propose una linea da seguire e ognuno disse la sua sugli obiettivi da raggiungere: “grande era la confusione sotto il cielo, perciò la situazione era favorevole”. Si partiva nel modo migliore. Ero entusiasta, mi appassionò da subito il modo attraverso il quale era stato organizzato il gruppo di ricerca (da li in poi prese il nome di “gruppo di ricerca sulla precarietà e sui call center in Calabria): l’orizzontalità. Eravamo tutti sullo stesso piano. Avevamo tutti la stessa dignità di parola. Il gruppo stravolse anche il consueto modo di fare ricerca. Non più un’osservazione a distanza, o nel migliore dei casi “partecipante”. Ma un’inchiesta portata avanti dagli stessi operatori, ovvero da chi la precarietà e il lavoro nel call center lo vive quotidianamente con l’aiuto di chi il ricercatore lo fa di professione. Seguirono due anni di incontri, di discussioni, di presentazioni pubbliche e anche di momenti ricreativi. Qualsiasi cosa si facesse al di fuori della ricerca si cercava, comunque, di coinvolgere gli altri. Erano nati, insomma, rapporti di amicizia, legami sociali destinati a durare anche dopo la ricerca. Per me nacque anche un nuovo modo di continuare a vivere l’università dopo la laurea. Proprio mentre passava il tempo e l’obiettivo sembrava sfumare, pensammo di raccogliere l’analisi in un libro. Uno dei docenti prese contatti con una casa editrice disponibile a pubblicarlo e da lì passammo quasi due mesi a mettere nero su bianco ciò che era stato e appurato durante l’intero percorso dell’inchiesta. Oggi quel volume collettivo (per molti fu la prima vera esperienza di pubblicazione) è un testo utile per chiunque voglia avvicinarsi allo studio del caso, ma soprattutto è il risultato di un percorso di crescita personale e collettiva. Un altro modo di vivere l’università, di vivere lo studio. Un modo radicalmente innovativo di crescere mediante l’inchiesta. Un modo radicalmente innovativo di incontrare i docenti e i ricercatori. Un modo per far nascere nuove consapevolezze. Con il gruppo ci siamo lasciati con la promessa che “non finisce qui”.
Tag: università, call center, apprendimento informale, gruppi di ricerca informali, raccontiamoci
Inserito da Fabrizio Di Buono il 02/01/2015

Oltre i cubi

Se c'è una cosa, quando per la prima volta mi sembrava di aver finito l'università, che continuavo a non capire, erano i pregiudizi sulle altre facoltà: non volevano andare via. Così, restavo con i pregiudizi anche sulla mia facoltà, prima, e ora sul mio dipartimento. Quello che ho notato in......leggi tuttoSe c'è una cosa, quando per la prima volta mi sembrava di aver finito l'università, che continuavo a non capire, erano i pregiudizi sulle altre facoltà: non volevano andare via. Così, restavo con i pregiudizi anche sulla mia facoltà, prima, e ora sul mio dipartimento. Quello che ho notato in questi anni è stato il distacco con il territorio spesso e il distacco tra i cubi in particolare, anche quando questi fossero attaccati l'un l'altro, ma solo per casi strutturali e architettonici. Il dams non lo vedevo attivo sul territorio; ingegneria era qualcosa che stava agli ultimi cubi; scienze politiche parlava di società e politica ma non faceva in pratica nulla che fosse calato nella società e nella politica, gli aspetti giuridici andavano per i fatti loro troppo spesso, senza tenere conto di ciò che accadeva intorno e le visioni incantate di lettere restavano incantate, ma forse si sforzavano di avere un contatto con la realtà. Insomma mi pare sia mancato il dialogo interdisciplinare quando tutti i corsi, forse, non facevano altro che richiederlo, richiedere di andare oltre i luoghi delle aule, oltre il cubo e il dipartimento di appartenenza. Capita, però, di incontrare la società, quella che si studia, o per lo meno che ho dovuto studiare e si continua a ristudiare. Stranamente qualche professore coinvolse qualche studente, si andò oltre, coinvolgendo associazioni sperdute nella Provincia e tentando di fare rete. In quell'occasione vidi anche uno scambio tra i dipartimenti, con ricercatori e alcuni professori. I pregiudizi (chiamiamoli così, per ironia) lentamente sparivano e i problemi, le questioni trattate, andavano oltre singoli punti di vista accademici, intrecciandosi. Tuttavia, il confronto tra le discipline continua ad essere una strada percorsa da pochi (dipartimenti come persone), andando a discapito di un aumento delle conoscenze. Altra questione è quella che riguarda il rapporto tra insegnamenti e pratica reale, dal teatro all'agricoltura, dal design alle tecnologie. Ho ascoltato troppe tesi che parlavano di problemi vicini senza mai incontrarsi o avere la possibilità di intrecciarsi fuori dai cubi.
Tag: scambi; conoscenza; ricerca; vita universitaria

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