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    Partecipa alla narrazione delle storie della tua Comunità. Cinuria dà voce ai cittadini in Calabria
 
Partecipazione, rigenerazione urbana - Comunità del Reventino

Partecipazione, rigenerazione urbana - Comunità del Reventino

Ogni ricercatore sociale non può ignorare che studiare le Comunità (intese come un melting pot di relazioni, appartenenze, esperienze, culture, tradizioni, saperi) coincide col viverle. Chi si occupa di partecipazione, a maggior ragione, deve raffigurare le dinamiche interne tra gruppi, organizzazioni, Istituzioni e cittadini, cercando di comprendere e interpretare i rispettivi bisogni e le aspettative. Il progetto “Partecipazione e rigenerazione urbana della Comunità del Reventino” si propone come un laboratorio sperimentale di metodi e processi partecipativi da sperimentare all'interno di una comunità locale calabrese.

Gli strumenti adoperati corrispondono ai metodi della ricerca azione potenziati dalla piattaforma civica come mezzo di conoscenza e apprendimento delle pratiche dell'Innovazione Sociale attraverso la narrazione partecipata di storie di comunità. Gli interventi messi in campo sono frutto di osservazione di modelli partecipativi e di ricerca emergenti come esperienze territoriali innovative, messi a confronto con casi di successo a livello nazionale e internazionale per emularne il buon esempio. 

Il necessario periodo di ricerca desk ha dato forma alle idee costruendo piani di progetto, e ha permesso di leggere in maniera più nitida, da una nuova angolazione, il contesto osservato. Affiancando le impressioni del gruppo di ricerca e i risultati dell'indagine empirica, è stato possibile ricostruire la rete esistente tra gli attori territoriali e mettere a fuoco gli anelli deboli della catena partecipativa. L'osservazione partecipante e l’immersione nelle dinamiche interne della Comunità di riferimento hanno permesso di costruire il team di progetto e di definire il target (anello debole) da coinvolgere nei processi partecipativi.

Nella socializzazione dell'idea progettuale sono state interessate altre realtà e organizzazioni al fine di promuovere il progetto di partecipazione nella comunità e ricevendo importantissimi elementi di completamento del disegno della ricerca. Tra questi il progetto Gedeone, la realtà rosarnese A di Città, Ass. New Day, Ass. LiberaMente, Rivientu, Ass. Promethes, Avis, Fidapa, i Comuni di Soveria Mannelli, Decollatura e Carlopoli. Il mesh up con queste realtà istituzionali e sociali ha fornito una base legittimante e ha messo in evidenza i punti deboli in tema di partecipazione civica della comunità del Reventino, affiorati durante i momenti di incontro e di discussione. Nel corso degli incontri sono stati presentati i casi di successo di altre comunità che si sono organizzate per diventare più vivibili e per rafforzare il “relazionamento dei cittadini con le Istituzioni” (Bobbio). Costruita la partnership e definito il target dei cittadini da coinvolgere nelle attività, è stato ideato e implementato il piano di progetto.

Le attività hanno avuto come target i giovani cittadini dai 15 ai 25 anni che si sono impegnati nel ridisegno della propria comunità attraverso la metodologia di progettazione partecipata e di co-costruzione tipica delle mappe di comunità, arricchita del metodo photovoice.

Le Mappe di comunità sono lo strumento attraverso il quale i cittadini o una categoria di essi rappresenta secondo le proprie aspirazioni, visioni, consapevolezze il territorio nel quale vive quotidianamente.

Il Photovoice consente di passare dagli scatti fotografici all'azione sociale, poiché l'immagine che si decide di ritrarre corrisponde al luogo che si vuole trasmettere alle generazioni future e che meglio rappresentano il territorio nel proprio complesso. I luoghi sono individuati attraverso il supporto di una serie di domande proposte dal gruppo di ricerca che ha consentito di esprimere il legame emotivo, il valore culturale, storico sociale, ambientale, affettivo tra il cittadino e il territorio.

La condivisione dei contributi che ciascun partecipante propone al gruppo è il perno intorno al quale ruota il processo deliberativo. La partecipazione nasce dal confronto dei punti di vista e dalla possibilità di modificare la situazione presente attraverso l'azione sociale. Da quest'ultima consapevolezza nasce ogni pratica di Innovazione Sociale, le opinioni contano e le nuove reti tra persone generano nuove idee. Fotografare i luoghi che per i cittadini sono importanti, rafforza l’appartenenza alla comunità, la riempie di senso e ne valorizza l'identità. Inoltre, un approccio di questo tipo smussa le rigidità delle dinamiche locali che molto spesso limitano i processi partecipativi. Si stimola il confronto nel merito: si tocca con mano il territorio, inteso come patrimonio costruito, naturale, culturale, della socialità, dei saperi e delle tradizioni. 

I 30 incontri svolti coi giovani partecipanti al laboratorio hanno permesso di condividere approcci tipici dell'Innovazione Sociale e di suggerire per osmosi la possibilità di diventarne a loro volta innovatori sociali. 

Identità, appartenenza, attivismo fanno da sfondo alla narrazione del passato, del presente e del futuro dei luoghi e costituiscono la base sulla quale lavorare per interrelare i soggetti attivi che praticano già l'innovazione sul territorio con quelli che vorrebbero impegnarsi a farlo, con lo scopo di metterli in condizione di costituire una rete stabile, capace di produrre impatto sul territorio.

 I numeri:

25 ragazzi coinvolti, 3 storie di Innovazione Sociale narrate, 3 mappe di comunità costruite, 240 foto raccolte, commentate, archiviate, 3 giorni di eventi di presentazione dei risultati “Laboratorio di Innovazione Sociale del Reventino”, 3 luoghi rigenerati attraverso l'arte; 3 workshop realizzati.

 Com’è andata a finire?

 Oggi la gran parte dei ragazzi coinvolti fa parte di un'organizzazione sociale del territorio, alcuni di loro continuano a prendersi cura degli orti urbani costruiti durante i tre giorni, altri hanno assunto l'impegno di svolgere volontariato nel centro di salute mentale del Reventino coordinando attività di svago e ricreazione.


Ulteriori Informazioni

  • organizzazione: Associazione Aniti
  • email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • referente: Tiziana Crispino

PARTNER |

  • Arci
  • Associazione Santi Pietro e Paolo
  • Comune di Carlopoli
  • Comune di Decollatura
  • Comune di Soveria Mannelli
  • New Day

Contatti

Delegata Terza Missione - DISPeS
Prof.ssa Alessandra CORRADO
a.corrado@unical.it
0984/492518

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